domenica 30 novembre 2014
Medjugorje tutti i giorni: Voleva scoprire l’imbroglio Medjugorje ...e poi
Medjugorje tutti i giorni: Voleva scoprire l’imbroglio Medjugorje ...e poi: Padre Eugenio che voleva scoprire l’imbroglio “ La Regina della Pace insiste che dobbiamo pregare . Così, dopo averla osteggiata, per...
domenica 9 novembre 2014
mercoledì 8 ottobre 2014
giovedì 2 ottobre 2014
Messaggio del 2 ottobre 2014.
Messaggio del 2 ottobre 2014 (Mirjana)
Cari figli
con materno amore vi prego: amatevi gli uni gli altri!
Che nei vostri cuori sia come mio Figlio ha voluto fin dall’inizio: al primo posto l’amore verso il Padre Celeste e verso il vostro prossimo, al di sopra di tutto ciò che è di questa terra.
Cari figli miei, non riconoscete i segni dei tempi?
Non riconoscete che tutto quello che è intorno a voi, tutto quello che sta succedendo, accade perché non c’è amore?
Comprendete che la salvezza è nei veri valori, accogliete la potenza del Padre Celeste, amatelo e rispettatelo. Camminate sulle orme di mio Figlio.
Voi, figli miei, apostoli miei cari, voi vi radunate sempre di nuovo attorno a me perché siete assetati, siete assetati di pace, di amore e di felicità.
Dissetatevi dalle mie mani!
Le mie mani vi offrono mio Figlio, che è Sorgente d’acqua pura.
Egli rianimerà la vostra fede e purificherà i vostri cuori, perché mio Figlio ama con cuore puro ed i cuori puri amano mio Figlio.
Solo i cuori puri sono umili e hanno una fede salda.
Io vi chiedo cuori del genere, figli miei!
Mio Figlio mi ha detto che io sono la Madre del mondo intero: prego voi, che mi accogliete come tale, che con la vostra vita, preghiera e sacrificio mi aiutiate affinché tutti i miei figli mi accolgano come Madre, perché io possa condurli alla Sorgente d’acqua pura.
Vi ringrazio!
Cari figli miei, mentre i vostri pastori, con le loro mani benedette, vi offrono il Corpo di mio Figlio, ringraziate sempre nel cuore mio Figlio per il suo sacrificio e per i pastori che vi dà sempre di nuovo.
domenica 21 settembre 2014
Responsabilità Morale.di Padre Massimo Rastrelli.
1
NUOVA EVANGELIZZAZIONE: N° 27
Per farsi una coscienza chiara. Al di là di ogni
confusione.
1.Se non c’è libertà e decisione libera non c’è mai
peccato e non c’è neppure merito. Per peccare
bisogna avere tre elementi:
1°.Materia di peccato: deve esserci un comando di
Dio contro cui volere andare.
Se la materia contro cui si va è veniale il peccato
è veniale. Se la materia è grave, andandovi contro
si fa peccato grave. Sapere quale materia è grave
o veniale fa parte della formazione della coscienza e
bisogna non immaginarlo a “modo proprio”, ma
bisogna apprenderlo da persone moralmente mature
ed autorizzate.
Per questo Gesù costituì la Chiesa dicendo quelle
celebri parole: “Andate in tutto il mondo e
predicate il vangelo ad ogni creatura”, “Chi
crederà sarà salvo. Chi non crederà sarà
condannato.”.
Quindi, per formarsi una coscienza seria ed
obbiettiva bisogna formarsi alla scuola di
sacerdoti preparati e fedeli.
Conviene anche prendere a base della propria
formazione di coscienza il Catechismo della
Chiesa Cattolica.
Chi legge assiduamente detto Catechismo si
assicura una formazione seria ed adeguata. Chi non
lo legge mai resta in una ignoranza voluta e
quindi colpevole.
2°Per peccare sia mortalmente che venialmente
bisogna prendere una decisione di peccare.
2
Quindi, bisogna voler peccare.
Nel sonno e, quindi, sognando, non si pecca
mai, perché nel sonno manca ogni possibilità di
essere liberi e di deliberare.
Anche quando commettiamo atto cattivo di
sorpresa, senza rendercene conto in una
attenzione precedente all’atto, cioè quando
facciamo precipitosamente un atto cattivo,
come accade in rabbie non controllate, o nel
dire bestemmie non volute.
In questi casi ed in simili casi non
possiamo parlare di volontà deliberata, e
quindi, non possiamo parlare di
responsabilità voluta, e quindi, non possiamo
parlare di peccati di cui dobbiamo
rispondere.
Certamente dobbiamo educarci a non
rimanere travolti da detti atti precipitosi,
perché, se non ci educassimo ad un necessario
controllo, saremo responsabili “in causa”
come, appunto, dicono i maestri di teologia
morale, o anche i professori di etica.
Per poter peccare bisogna avere una piena
avvertenza psicologica e deve esserci una
avvertenza per cui siamo messi nelle
condizioni soggettive di poter deliberare.
Attenti, a giudicare della deliberata
avvertenza è Dio in persona. Dobbiamo
quindi, stare molto attenti a non illuderci
per prenderci libertà non consentite. E
dobbiamo seriamente impegnarci per formare
la nostra personale “presenza a noi stessi “ in
modo da emettere atti psicologicamente e
3
moralmente responsabili: ricorda siamo
responsabili quando agiamo da svegli con
piena avvertenza e deliberato consenso.
a.Bisogna assolutamente farsi una coscienza
chiara e sicura. Perché un inganno demoniaco
molto comune e frequente è quello di
preoccuparsi di avere peccato.
Allora ci si tormenta nel domandarsi se si
è peccato o no: cioè, se si è fatto o no una
determinata azione: e, poi, ci si tormenta
nel domandarsi, se quella azione pur fatta
era peccato mortale o no: allora si entra in
una situazione di insicurezza, di paure, di
dubbio, che imprigionano e non lasciano di
vivere in pace.
Quindi, preoccupati da queste
problematiche, rimaniamo molto confusi,
prigionieri spiritualmente: non liberi e non
capaci di occuparci dei doveri quotidiani
con intelligenza libera di applicarsi con
serenità.
Quindi ci dibattiamo in molte incapacità da
cui derivano molte frustrazioni e
depressioni.
Si vede chiaro, che, a questo punto, una data
persona, si ritrova come psicologicamente
handicappata e distrutta.
Quella persona, entrerà certamente in uno
stato di sofferenza, di avvilimento e di
psicologica distruzione.
4
Molte persone, facendo siffatte
esperienze, hanno finito per ritenere, che
la coscienza morale sia un male.
Quindi, si sono date ad agire senza
coscienza.
A questo punto si vede chiaro, quale
inganno morale e spirituale ha catturato
quella data persona, che resta, poi, ostacolata
ed impedita, dal vivere la fede.
Nella vita eterna, che ci aspetta, certamente
ci sarà dato di sapere e di vedere quanta
gente si è perduta, dannata perché caduta
nel “trabocchetto”, di cui stiamo parlando.
Stando così le cose, come dobbiamo
comportarci ?
Presto detto.
Quando temi di avere peccato, non
perderti mai nelle domande suddette.
Piuttosto prendi la sana abitudine di igiene
morale di dire l’atto di dolore ogni sera e, più
ancora di dire l’atto di dolore ad ogni
avvertenza timorosa di avere peccato nel
giorno presente o negli anni passati. Devi
sapere che finchè noi non moriamo, nella
attuale vita terrestre, il rapporto con Dio
viene vissuto mediante la fede. In questo
tempo, diciamo della fede, Dio ha deciso di
perdonarci subito e sempre , quando
diciamo l’atto di dolore perfetto, e in più Dio
ha deciso di perdonarci sempre quando ci
confessiamo.
5
Orbene, per fare l’atto di dolore
perfetto dobbiamo responsabilizzarci
verso Dio, che ci ama e possiamo
agevolmente farlo, dicendo l’atto di dolore
proposto nel compendio Catechismo della
Chiesa Cattolica. Quindi, dobbiamo suggerire
di reagire alla frequente e ricorrente
paura di aver peccato, non discutendo di
scrupoli ed imbrogliando la nostra
coscienza; ma esercitandoci nell’atto del
dolore perfetto e, più oltre, nella pratica
della confessione frequente.
Per fare utilmente questo esercizio
dobbiamo credere assolutamente, che Dio
perdona sempre e perdona volentieri.
Debbo ricordare, che Gesù ha detto: “ Si
fa più festa in cielo per un peccatore che
si pente che non si faccia festa per
novantanove giusti che sono sempre stati
nella casa del Padre”.
3° A questo punto puoi ben capire, che nel tuo
vivere umano devi stare attento a non farti del
male. Per non farti del male devi conservare
una coscienza che è impegnata nel bene, ma
libera, serena, e tranquilla.
Per fare così devi esercitarti, non nel giudizio
per cui pensi di doverti giudicare senza
peccato, come faceva il fariseo descritto da Gesù
nell’atto di entrare nel tempio: ma devi atteggiarti
al pentimento come Gesù descrisse il pubblicano.
Evidentemente per atteggiarti a pentimento,
devi impegnarti ad esercitarti alla umiltà.
6
Ma anche qui ti imbatti in una possibilità di
equivoco: volendoti impegnare nella umiltà,
verso quale umiltà ti impegnerai: verso la
umiltà pagana, che è velata superbia ?
O ti dirigerai, come devi, verso la
intelligente e buona umiltà cristiana ?
Devi stare attento: anche l’impegno tuo
per vivere l’umiltà cristiana fa parte della
formazione umana e cristiana della coscienza
morale e spirituale.
4° Veniamo a chiarire la differenza assoluta tra
umiltà pagana e cristiana.
La umiltà pagana è quella in cui ci si sente invitati
a ritenersi inferiori, minori, incapaci, e
rinunciatari.
Evidentemente, chi si mette per questa strada
dinnanzi a situazioni, che invitano ad impegnarsi e a
organizzare uno sforzo ed una fatica, l’umile in
senso pagano dirà che lui non è capace e
rinuncerà. E rinunciando dirà di farlo per
umiltà. Ma in realtà lo fa per superbia perché
vuole che altri facciano la fatica di servire.
Andiamo all’umiltà cristiana.
L’ umiltà cristiana è tutt’altra cosa.
Gesù visse verso il Padre e visse verso di noi
per riflesso un atteggiamento che fu umile
perché valorizzante. Quando Gesù disse: “Padre
glorifica me, affinché io glorifichi Te” chiese con
umiltà cristiana qualcosa che uno che vive l’umiltà
pagana non penserebbe mai di dire. La umiltà
cristiana consiste nel dare all’altro un valore:
7
cioè, l’altro è un più per mio riconoscimento
ed io nel riconoscerlo superiore a me per
quel più non vengo a farmi minore anzi divento
io stesso maggiore perché chi da grandezza
acquista grandezza ed ha grandezza: perciò
Gesù diceva: “chi si abbassa sarà innalzato” e
in altro contesto diceva : “come misuri sarai
misurato”.
Se ci impegnammo nella umiltà cristiana
viviamo dando grandezza; se viviamo dando
grandezza, viviamo vivendo e acquistando
grandezza. E questa esperienza sarà una
esperienza gioiosa.
Perciò Gesù dona la gioia e comanda la
gioia.
Al contrario, se viviamo la umiltà pagana
vivremo la esperienza mortificante è riduttiva di
farci sempre più inferiori ed incapaci e questa
esperienza sarebbe incompatibile con la
gioia e la pace che Gesù comanda.
A conferma di quanto diciamo, dobbiamo
ricordare, che la persona umana più umile in
assoluto fu Maria, la quale non mostrò mai di
farsi ultima ed inferiore, ma si atteggiò in
queste parole: “ha fatto a me grandi cose
Colui che è potente e santo è il Suo nome”.
Quindi, per santificare il nome di Dio,
bisogna riconoscere, che Dio fa a me, a noi,
grandi cose, e che bisogna riconoscere, che Dio
fa grandi cose proprio nell’esercizio della sua
onnipotenza.
8
Noi uomini siamo gli “impotenti”, ma vivendo
noi nella luce della Onnipotenza di Dio, che fa
a noi grandi cose, non possiamo vivere nella
tristezza dell’impotenza: ma dobbiamo vivere
nella sorpresa infinitamente gioiosa della
onnipotenza che ci investe nell’amore per cui
progetta ed attua “grandi cose”.
5° Rifletti seriamente: nell’atto di formare la tua
coscienza, devi sapere, che c’è un abbassarsi, in
cui ci si innalza e c’è un abbassarsi in cui ci si
annulla.
Conosci tu questa differenza?
Capisci tu questa differenza?
Soltanto, chi si abbassa percependo di
innalzarsi è cristiano.
Chi vive gli abbassamenti in tutt’altro senso e
deprimendosi e annullandosi certamente non è
cristiano.
Rifletti e datti da fare per creare in te una
convinzione cristiana.
6° Quanto siamo andati dicendo ci fa vedere, che
noi possiamo, per grazia di Dio e nostra
collaborazione, realizzare un profondo e grande
cambiamento interiore.
E’ evidente, che il passaggio da una coscienza
turbata, ansiosa, giudiziaria, insicura,
timorosa, disorientata e sconvolgente, ad una
coscienza tranquilla, pacificata e pacificante,
penitente, umile, non preoccupata di sé stessa
e non preoccupante cioè ad una coscienza
confidente, innamorata, innamorante, è un
passaggio dal buio psicologico e morale alla
pienezza della luce interiore.
Questo cambiamento totale è di tali evidenti
proporzioni, che deve assolutamente risultare
addirittura miracoloso.
9
Si tratta di due coscienze assolutamente
diverse nella loro significanza vitale: del tutto
negativa la prima, e del tutto positiva la seconda.
Si tratta della distanza di una coscienza malata,
gravemente malata e addirittura mortale, ed
un’altra coscienza assolutamente sana, vitale e
tale da rendere responsabile e saporosa la vita
stessa.
Vivendo il passaggio dal primo al secondo stato
di coscienza, veniamo a sperimentare una realtà
della coscienza completamente nuovo e ci
dobbiamo ricordare di una incredibile parola detta da
Dio: “Ecco io faccio nuove tutte le cose”.
Ecco il discorso, che stiamo facendo, ci ha portati
a confrontarci con una di quelle tante parole di Dio
da noi sistematicamente dimenticate, perché ritenute
incredibili.
Ma come posso dire incredibile quella parola
di Dio che, come abbiamo detto, suona in questi
termini: “Ecco io faccio nuove tutte le cose”
Quando io vengo a ritrovarvi in una esperienza
di una mia personale coscienza morale
totalmente nuova.
E’ proprio vero che Dio: come dice la Genesi: “Dio
disse e fu”: Dio ha detto “Ecco io faccio nuove tutte
le cose”, ed io mi ritrovo con una coscienza morale
totalmente nuova.
E Dio mi dice: non pensare più alle cose di prima:
cioè alla coscienza morale distruttiva, che tanto ti ha
preoccupato e tanto ti ha fatto soffrire.
Le “Cose di prima” non ci sono più.
Dio dice “ne faccio di nuove”.
Ed ecco che io vengo a trovarmi con una
“novità” fatta da Dio dentro di me.
Comincerò io a rivedere me stesso in modo da
collaborare con una trasformazione di me
10
stesso dal mondo delle cose vecchie, che
passano alla realtà delle cose nuove ed eterne, in
cui Dio stesso, opera con “onnipotenza”
martedì 16 settembre 2014
ESORCISMO DI LEONE XIII CONTRO SATANA E GLI ANGELI RIBELLI
- San Michele Arcangelo, difendici nella lotta;
- sii nostro aiuto contro la cattiveria e le insidie del demonio.
- Gli comandi Iddio,
- supplichevoli ti preghiamo:
- tu, che sei il Principe della milizia celeste,
- con la forza divina rinchiudi nell'inferno Satana
- e gli altri spiriti maligni
- che girano il mondo
- per portare le anime alla dannazione.
- Amen.
- Gloriosissimo Principe della Milizia Celeste, Arcangelo San Michele, difendeteci in questa ardente battaglia contro tutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia.
- Venite in soccorso degli uomini creati da Dio a sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio.
- Combattete oggi le battaglie del Signore con tutta l’armata degli Angeli beati, come già avete combattuto contro il principe dell’orgoglio lucifero ed i suoi angeli apostati; e questi ultimi non potettero trionfare e ormai non v’è più posto per essi nei cieli. Ma è caduto questo grande dragone, questo antico serpente che si chiama lo spirito del mondo, che tende trappole a tutti.
- Sì, è caduto sulla terra ed i suoi angeli sono stati respinti con lui.
- Ora ecco che, questo antico nemico, questo vecchio omicida, si erge di nuovo con una rinnovata rabbia. Trasfiguratosi in angelo di luce, egli nascostamente invase e circuì la terra con tutta l’orda degli spiriti maligni, per distruggere in essa il nome di Dio e del suo Cristo e per manovrare e rubarvi le anime destinate alla corona della gloria eterna, per trascinarle nell’eterna morte.
- Il veleno delle sue perversioni, come un immenso fiume d’immondizia, cola da questo dragone malefico e si trasfonde in uomini di mente e spirito depravato e dal cuore corrotto; egli versa su di loro il suo spirito di menzogna, di empietà e di bestemmia ed invia loro il mortifero alito di lussuria, di tutti i vizi e di tutte le iniquità.
- La Chiesa, questa Sposa dell’Agnello Immacolato, è ubriacata da nemici scaltrissimi che la colmano di amarezze e che posano le loro sacrileghe mani su tutte le sue cose più desiderabili. Laddove c’è la sede del beatissimo Pietro posta a cattedra di verità per illuminare i popoli, lì hanno stabilito il trono abominevole della loro empietà, affinché colpendo il pastore, si disperda il gregge.
- Pertanto, o mai sconfitto Duce, venite incontro al popolo di Dio contro questa irruzione di perversità spirituali e sconfiggetele. Voi siete venerato dalla Santa Chiesa quale suo custode e patrono ed a Voi il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Pregate, dunque, il Dio della pace a tenere schiacciato satana sotto i nostri piedi, affinché non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e a danneggiare la Chiesa.
- Presentate all’Altissimo, con le Vostre, le nostre preghiere, perché scendano presto su di noi le Sue Divine Misericordie e Voi possiate incatenare il dragone, il serpente antico satana ed incatenarlo negli abissi. Solo così non sedurrà più le anime.
sabato 13 settembre 2014
PREGHIERA A GESU' CROCIFISSO.
Gesù Crocifisso!
Sempre ti porto con me,
a tutto ti preferisco.
Quando cado, tu mi risollevi,
quando piango, tu mi consoli,
quando soffro, tu mi guarisci,
quando ti chiamo, tu mi rispondi.
Gesù Crocifisso! Tu sei la luce che mi illumina, il Sole che mi riscalda, l’alimento che mi nutre, la fonte che mi disseta, la dolcezza che mi inebria, il balsamo che mi ristora, la bellezza che mi incanta.
Gesù Crocifisso! Sii tu mia difesa in vita, mio conforto e fiducia, nella mia agonia, e riposa sul mio cuore, qundo sarà la mia ultima ora.
Gesù Crocifisso! Tu sei la luce che mi illumina, il Sole che mi riscalda, l’alimento che mi nutre, la fonte che mi disseta, la dolcezza che mi inebria, il balsamo che mi ristora, la bellezza che mi incanta.
Gesù Crocifisso! Sii tu mia difesa in vita, mio conforto e fiducia, nella mia agonia, e riposa sul mio cuore, qundo sarà la mia ultima ora.
venerdì 8 agosto 2014
La messe è molta, ma gli operai sono pochi!
«La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il Padrone della messe, che mandi operai nella Sua messe»
(Mt 9,37-38).
PROFEZIE
Da
circa cento anni, Gesù ha dato al Mondo milioni di segni,
con straordinarie apparizioni, pubbliche e private, ed
importanti rivelazioni su un futuro inquietante, qualora l’umanità non
si dovesse convertire.
Desideriamo
iniziare la serie di riflessioni sull’argomento, citando alcune
profezie di Gesù e della Madonna rivelate alla Beata Elena Aiello,
profezie riconosciute dalla Chiesa:
(1949)
“L'uomo si è ribellato contro Dio, vi è un'epidemia d'immoralità che
porterà nel mondo rovina e morte, non solo nell'anima degli adulti, ma
persino dei FANCIULLI... Il fetore dei loro vizi è salito al Mio
cospetto... QUANTA IMPURITÀ!”.
(1952) “Il peccato d'impurità è reso arte seducente, diabolica: la maggior parte degli uomini vive nel fango”.
(8
Aprile 1954): “Giorni oscuri e spaventosi si avvicinano... I
governatori dei popoli si agitano, parlano di pace, ma il mondo invece
sarà tutto in guerra”.
(16
Aprile 1954): “Il mondo è sprofondato in una corruzione
strabocchevole... i governanti dei popoli si sono resi veri demoni
incarnati e, mentre parlano di pace, preparano le armi più micidiali...
per distruggere Popoli e Nazioni... La corruzione della gioventù ha
varcato ogni limite e l'assillo sfrenato per i godimenti della Terra ha
degradato lo Spirito... Ma il flagello è vicino e le ore delle tenebre
sono prossime. Il gregge sta per disperdersi. Molti segni mai visti
verranno sul mondo ad ammonire gli uomini che la misura è colma”.
Profezie, rivelate in altri documenti riservati.
"Gli
uomini offendono troppo Dio. Se Io (parla Gesù - N.d.R) ti facessi
vedere il numero dei peccati che si commettono in un sol giorno, ne
moriresti dal dolore.
I
tempi sono gravi. Il mondo è tutto sconvolto perché è diventato
peggiore che ai tempi del diluvio. Il materialismo si avanza e continua
la sua marcia segnata di sangue, in lotte fratricide. Vi sono segni
evidenti e pericolosi per la pace. Il flagello sta passando sul mondo
come l'ombra di una nube minacciosa, per testimoniare agli uomini che la
giustizia di Dio preme sull'umanità e che la mia potenza di Madre di
Dio contiene ancora lo scoppio dell'uragano. Tutto è sospeso come ad un
filo: quando questo filo si spezzerà, la Giustizia divina piomberà sul
mondo e compirà il suo terribile corso purificatore. Tutte le nazioni
saranno punite perché molti sono i peccati che, come una marea di fango,
ha ricoperto la terra. Le ‘forze del male’ sono preparate a scatenarsi
in ogni parte del mondo, con aspra violenza. Tremendo sarà lo
sconvolgimento per quello che avverrà.
Già
da tempo Ho avvisato gli uomini, in tanti modi. I Governatori dei
popoli avvertono il pericolo gravissimo; ma non vogliono riconoscere
che, per evitare il flagello, è necessario far ritornare la società ad
una vita veramente cristiana. Quanto strazio sente il Mio Cuore nel
vedere che gli uomini a tutto pensano meno che a ritornare a Dio.
Ma
il tempo non è lontano e tutto il mondo sarà sconvolto. Molto sangue
sarà versato: di giusti, di innocenti, di santi sacerdoti e la Chiesa
soffrirà molto. L'odio arriverà al colmo.
L'Italia
sarà umiliata, purificata nel sangue e dovrà molto soffrire, perché
molti sono i peccati in questa nazione prediletta, sede del Vicario di
Cristo.
Non
puoi immaginare quello che accadrà! Si svilupperà una grande
rivoluzione e le vie saranno arrossate di sangue. Il Papa soffrirà molto
e tutto questo soffrire sarà per lui come un'agonia che abbrevierà il
suo pellegrinaggio terreno. Il suo Successore guiderà la nave nella
tempesta.
Ma
non tarderà la punizione degli empi. Quel giorno sarà spaventoso, nel
modo più terribile: la terra tremerà e scuoterà tutta l'umanità.
I malvagi periranno nei tremendi rigori della giustizia di Dio.
Lanciate
un messaggio per avvisare subito, possibilmente, tutti gli uomini della
terra, perché ritornino a Dio con preghiere e penitenze".
mercoledì 16 luglio 2014
Dio alla fine vince sempre
Ezechiele 36,23-28
23 Santificherò il mio nome grande, disonorato fra le genti, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le genti sapranno che io sono il Signore - parola del Signore Dio - quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi. 24 Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. 25 Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; 26 vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. 27 Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. 28 Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio.venerdì 25 aprile 2014
lunedì 21 aprile 2014
IL TIMBRO DI SATANA.
Saremo tutti microchippati. Ecco il piano top secret.
Controllo totale delle masse: tutti microchippati alla nascita entro 10 anni.
Dopo aver fatto le prove tecniche con i nostri animali domestici, sono pronti per il salto di Qualità. Gli increduli avranno un’altra decina di anni per dire che si tratta di una bufala e che noi siamo complottisti, paranoici e visionari. Poi, quando verranno microchippati i loro figli, cambieranno il preamobolo e diranno qualcosa tipo: “Ma che male c’è, lo fanno per la salute dei nostri bambini, siete i soliti complottisti, paranoici e visionari”.Veniamo ai fatti: Leslie Saxon, capo della divisione di cardiologia della University of Southern California, in una conferenza organizzata dall’Institute of Electrical and Electronic Engineers, ha detto che entro dieci anni i neonati riceveranno un tatuaggio contenente un microchip in grado di monitorare tutti i parametri vitali.
I dati potranno essere trasmessi direttamente allo smartphone dei genitori e dei pediatri per monitorare la salute dei bimbi in tempo reale [Fonte: Il Secolo XIX]. Avevamo già parlato di una proposta simile nel lontano 2012 (leggi qui) ma ora sembra che la proposta sia diventata ufficialmente una tappa del progetto mondialista di controllo totale delle masse.
Ovviamente, se ci fosse bisogno di specificarlo, all'élite che finanzia queste iniziative non importa nulla della nostra salute. Occorre fare attenzione altrimenti, attraverso la propaganda, cominceranno a farci desiderare l’idea di avere un microchip sottocutaneo. Non vogliono imporcelo con la forza, vogliono fare in modo che siano i cittadini stessi a chiederlo, dopo averci convinti che se non impianti un chip a tuo figlio, che genitore sei?
domenica 30 marzo 2014
venerdì 14 marzo 2014
Chi trova un amico, trova un tesoro
“Chi trova un amico trova un tesoro” dice un noto proverbio. E tu lo hai trovato?
Sei proprio sicuro che il tuo migliore amico sia in grado di mantenere ogni promessa fatta, di non mentirti e di rimanerti vicino in ogni momento della tua vita?
Voglio parlarti del mio migliore amico: Gesù, Colui che, dal momento che l’ho conosciuto, mi ha fatto molte promesse.
Gesù è mio amico: “Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa
ciò che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto
conoscere tutte le cose che ho udito dal Padre” (Giovanni 15:15).Sei proprio sicuro che il tuo migliore amico sia in grado di mantenere ogni promessa fatta, di non mentirti e di rimanerti vicino in ogni momento della tua vita?
Voglio parlarti del mio migliore amico: Gesù, Colui che, dal momento che l’ho conosciuto, mi ha fatto molte promesse.
Egli non è un uomo, quindi non mente: “Dio non è un uomo da poter mentire, né un figlio d’uomo, da potersi pentire. Quando ha detto una cosa,non la farà? O quando ha parlato, non manderà ad effetto la sua parola?” (Numeri 23:19).
Egli mi ama: “Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui, non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16).
Egli vuole darmi pace e serenità: “Io vi lascio la mia pace, vi do la mia pace;io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi” (Giovanni 14:27).
È sempre pronto a perdonarmi: “Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana” (Isaia 1:18).
Mi conosce meglio di chiunque altro: “Ma quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati” (Matteo 10:30).
Non mi lascerà orfana o vedova: “Padre degli orfani e difensore delle vedove è Dio nella sua santa dimora” (Salmo 68:5).
Egli provvede ai miei bisogni materiali: “Inoltre non cercate che cosa mangerete o che cosa berrete, e non ne state in ansia, perché le genti del mondo cercano tutte queste cose, ma il Padre vostro sa che voi ne avete bisogno” (Luca 12:29-30).
Egli vuole donarmi una moglie/un marito: “Poi l’Eterno disse: «Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto conveniente a lui»” (Genesi 2:18).
Egli è con me in ogni momento: “perché Dio stesso ha detto: «Non ti lascerò e non ti abbandonerò»” (Ebrei 13:6).
Anche nei momenti difficili della mia vita, Dio è con me: “Quando passerai attraverso le acque io sarò con te, quando attraverserai i fiumi, non ti sommergeranno; quando camminerai in mezzo al fuoco, non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà” (Isaia 43:2).
Egli è sempre pronto ad ascoltarmi: “Perché gli occhi del Signore sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti alla loro preghiera” (1Pietro 3:12).
Egli vuole salvarmi e darmi vita eterna: “Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” (Giovanni 5:24).
Iscriviti a:
Post (Atom)