domenica 22 novembre 2015

Gesù: “Figlia il tempo è finito”

Gesù: “Figlia il tempo è finito” La Sconvolgente Testimonianza che sta facendo il giro del mondo.

tempesta
Vi raccontiamo oggi un’esperienza forte, accaduta di recente in Colombia che vede protagonista una donna di 83anni nata e cresciuta in chiesa, quindi, dentro insegnamenti della parola di Dio.
La signora in questione, di recente, durante la sua preghiera personale a Dio per le chiese, e il ritorno di Gesù, ha avuto un’esperienza a dir poco indimenticabile. Il suo spirito fu portato fino alle nuvole, mentre, il suo corpo rimase lì, come immobile nella sua stanza.
La cosa che sin da subito impressionò la donna, arrivata in cielo, fu che guardando dall’alto la terra vide migliaia e migliaia di demoni a tal punto di non riuscire nemmeno a guardarli dalla forte impressione.
Andando ancora più in alto invece c’era una porta tra le nuvole, completamente aperta, e una volta raggiunta la porta, vide un esercito innumerevole di angeli sia sulla destra sia sulla sinistra, angeli ovunque che facevano da perimetro a un cavallo bianco cavalcato da Gesù con la corona d’oro e una scritta sulla coscia che diceva: “Re dei re Signore dei signori”.
Il suo volto era talmente luminoso che non aveva una forma, ma la donna capì dalla scritta e dalla corona che era appunto il Re dei re e il Signore dei signori, GESU’.
Ancora più in alto, c’erano più angeli che correvano indaffarati sistemando dei tavoli lungo uno spazio immenso, ma la donna non riusciva a capacitarsi di cosa stesse accadendo attorno a lei; poi fu presa da Gesù che le disse: “I miei angeli stanno preparando le nozze dell’agnello, perché l’ordine è stato già dato da parte del Padre mio”.
Signore, replicò la donna; ma tutti quei demoni che ho visto prima sulla terra cosa significano.
E lui rispose che sta scritto nella sua parola che negli ultimi tempi sarebbero stati liberati dei demoni che mai sarebbero sorti prima d’ora, e sono questi demoni che stanno mettendo in subbuglio la terra.
Poi, Gesù la portò ancora più in alto mostrando l’esercito di angeli che libererà da quei demoni solamente i figli di Dio, cioè coloro che l’hanno accettato come personale Salvatore e Signore della propria vita con tutto il loro cuore.
A questo punto la donna chiese quasi in maniera scontata: “Signore ma laggiù non sono tutti tuoi?”. Ma, Gesù portandola in una stanza piena di specchi e dopo averle messo una veste bianca, le fece notare come da lontano la veste sembrasse bianca e senza macchia, ma poi, da vicino, era una veste piena di piccolissime e impercettibili macchie.
La donna fu poi presa per mano da Gesù e portata nella sua chiesa locale che attualmente frequenta, in Colombia. Era un giorno qualunque di culto, dove la chiesa era gremita in ogni ordine di posto, e Gesù le disse: vedi mia figlia io osservo tutte le riunioni, e come puoi vedere anche tu, non c’è neppure una veste perfettamente bianca, e le vesti più sporche sono quelle delle persone in autorità.
La gente alzava le mani per adorare Dio e le loro mani sanguinavano, ma Gesù le diceva che era un sangue di peccato fresco, e non il sangue di Gesù che purifica e lava dai peccati; questo impediva quindi che l’adorazione arrivasse al trono della sua grazia.
Poi Gesù toccava il capo della gente e improvvisamente i pensieri di quelle persone uscivano ad alta voce ma non erano pensieri rivolti al Signore, loro erano li adorando Dio ma i pensieri che uscivano dalla loro bocca erano pensieri rivolti alla vita comune; al fidanzato, alle mail da inviare, chi pensava alla casa, alle automobili, ai figli, chi addirittura non vedeva l’ora di tornare a casa e che il culto terminasse.
I pensieri della gente dentro la chiesa non sono rivolti al Padre mio, bensì a loro stessi e alla vita di tutti i giorni, ecco perché l’adorazione di questa chiesa non arriva al trono mio, replicò Gesù!  Loro non sono preoccupati né con il mio regno, né con il mio ritorno. Poi la prese per mano e la portò in giro per le varie chiese dicendole, che in quella chiesa lui non c’era mai stato, che quell’altra non aveva autorizzato l’apertura, e via dicendo…
A questo punto la donna domandò: “Signore ma chi allora si salverà?”. E Gesù rispose: “Tutti coloro che laveranno le loro vesti con il mio sangue!”.
Poi la donna vide Gesù in disparte iniziare a piangere, molto triste; la donna, quindi, le chiese il perché del suo pianto e della sua tristezza, e Gesù rispose dicendo che tutta quella gente mostrata prima era gente che pensava di essere salvata, ma che in realtà non lo sarebbe stata.
Poi, improvvisamente, Gesù le fece sentire un ticchettio di orologio, sempre più rumoroso, scandire i secondi, e a un tratto il ticchettio si fermò! Gesù allora disse: “Hai sentito serva mia?  Va’ avverti la mia terra, perché il tempo è finito”.
Amici questo non può che lasciarci riflettere e riflettere ancor più sugli ultimi tempi e al ritorno di Gesù. Il ritorno di Gesù è vicino e dovremmo tutti quanti prendere un po’ più in considerazione il fatto di guardare la nostra veste, ed anche quando noi la vediamo bianca fermiamoci a esaminarci attentamente affinché possiamo confessare i nostri peccati.
Il messaggio chiaro ed evidente è uno e un solo: Gesù sta tornando i segni lo raccontano, la vita vissuta lo racconta, l’odio e l’accanimento delle nazioni l’una verso l’altra lo racconta, e una volta tornato rapirà la sua chiesa, non una denominazione precisa, non un luogo sacro ma la sua chiesa, tutti coloro che avranno realmente compreso e accettato Gesù come loro personale Salvatore e Signore, coloro che avranno messo l’amore verso il prossimo sopra  ogni cosa, coloro che non avranno avuto vergogna a proclamare la sua parola, coloro che anche senza il nulla non hanno mai smesso di confidare in Lui, ecco chi sarà la sua chiesa.
Prendiamo questo messaggio come incoraggiamento comune e non smettiamo di esortarci e incoraggiarci l’uno verso l’altro smettendola invece di evidenziare in noi i nostri difetti falli o peccati come qualcosa d’insormontabile. La Bibbia dice che anche il più giusto su questa terra pecca almeno sette volte al giorno (Proverbi 24:16), non sentiamoci dunque migliori degli altri perché in noi risiede un peccato che non avrà mai fine almeno fino a quando saremo avvolti dalla nostra carne qui su questa terra!
Ma c’è una speranza gloriosa in questo potentissimo messaggio che è quello che ci da nostro Signore Gesù ogni singolo giorno, cioè, quello che un giorno saremo alla Sua presenza per l’eternità. Se anche se i vostri peccati fossero rossi come lo scarlatto, io li renderò bianchi come la neve, anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana (Isaia 1:18).
A chiunque di vero cuore si converte a Dio sono aperte le porte, il Padre accoglie sempre il figlio, purché sia veramente pentito e con il cuore pieno di gioia.

sabato 14 novembre 2015

La verità sul cancro


La verità sul cancro
Nel mese di settembre dell’anno in corso, in Messico, la COFEPRIS (Commissione Federale per la Protezione contro i Rischi Sanitari) si prodiga per proibire l’uso di 200 piante medicinali. Perché? Leggiamo quanto segue… la risposta è molto semplice…
Le grandi case farmaceutiche ormai sembrano fuori controllo. Fanno salire i prezzi delle medicine alle stelle; farmaci che possono salvare la vita sfiorano cifre astronomiche, condannando milioni di persone alla sofferenza e alla morte prematura.
La propaganda della sensibilizzazione sul cancro è finalizzata ad aumentare i benefici economici a costo della salute. Il business del cancro è tanto lucroso che trovare persone da indirizzare alle terapie convenzionali è ormai il primo obiettivo del cartello farmaceutico mondiale. E ovviamente trovare una cura per il cancro non è nella loro agenda.
Ty Bollinger, autore e sostenitore della libertà della salute, ci fa il punto della situazione: «Perché c’è un uso tanto intensivo di farmaci nella medicina moderna? Non è perché la medicina petrolchimica brevettata sia migliore, bensì per il monopolio della medicina che fu creato più di 100 anni fa».
Il Dr. Garry F. Gordon, co-fondatore della società USA per lo sviluppo della medicina (ACAM), ci racconta che «ai medici fanno un lavaggio del cervello nella facoltà di medicina, perché la facoltà riceve troppe sovvenzioni per i professori che sono pagati dalle case farmaceutiche». A tal proposito, G. Edward Griffin, scrittore conferenziere e cineasta, avverte: «Questo è un problema che risale molto più indietro, agli inizi del secolo scorso, quando il gruppo Rockefeller e quello di Carnegie si unirono e decisero di riformare l’educazione medica negli USA». Il Dr. Darrell Wolfe, autore, conferenziere ed esperto in disintossicazione, aggiunge: «Si impadronirono del sistema educativo e crearono un monopolio medico, fondamentalmente escludendo ogni concorrenza, per brevettare la formazione medica petrolchimica. La verità è che Carnegie e Rockfeller hanno iniziato a distribuire centinaia di milioni di dollari alle facoltà che insegnavano la medicina basata sull’uso intensivo di farmaci. Nel 1940 più di 1.500 chiropratici erano già stati processati per ciarlataneria. Nel 1950 tutte le scuole che insegnavano omeopatia erano state già chiuse».
Il Dr. Matthias Rath, fondatore della Medicina Cellulare, dichiara: «Il cancro è solo uno degli elementi di questo commercio terribile che considera le malattie come un affare. Tutto il resto che vediamo attualmente intorno all’industria farmaceutica proviene dal fatto di essere un modello imprenditoriale, un’industria di investimento che prospera grazie alla continuità delle malattie esistenti e alla creazione di nuove malattie».
Il Dr. Ben Johnson, scrittore conferenziere e investigatore, riferisce un dato allarmante: «Si calcola che nel 2020, più della metà dei tumori negli USA saranno stati indotti dalla medicina, per mezzo di farmaci o radiazioni, cosicché presto il sistema medico stabilito sarà la causa principale del cancro negli USA». Bob Wright, autore e ricercatore, è dello stesso parere: «Sappiamo che il 97% delle persone che sono trattate con chemioterapia muore entro 5 anni». (Si tratta di uno studio apparso nel Journal of Oncology nell’edizione del 2004).
Il Dr. Rashid Buitar afferma che «è quasi come utilizzare Napalm quando abbiamo un problema di formiche. In questo modo ci occuperemo delle formiche … ma colpiamo anche tutte le altre forme di vita, includendo l’erba, e raderemo al suolo tutto solo per cercare di liberarci delle formiche. Allora i danni collaterali saranno per tutte le persone che vivono nella stessa casa delle formiche, cioè anche le cellule benevoli, normali e salutari, sono massacrate».
Sembra una pazzia trattare il cancro con la chemioterapia e le radiazioni (che in realtà non guariscono ma inducono il cancro), eppure è così. Ma i medici sono obbligati a farlo; in effetti, se non prescrivessero chemioterapia e radiazioni a raffica, verrebbero discreditati (se non di più) dalla comunità “scientifica” che detiene lo scettro della salute dell’umanità e crea la dipendenza degli individui alla medicina “ufficiale”. Possono perdere perfino la loro licenza di esercitare la professione.
La maggioranza dei pazienti non discute mai con i propri medici; non gli è data parola: il medico è l’unica autorità. E non ha mai tempo… Ha un potere enorme, però, e lo esercita senza tregua nei confronti dei sudditi ammalati di chemioterapia e radiazioni con effetti collaterali a loro volta trattati con altri farmaci deleteri.
Oncologia: pazienti sottoposti a chemioterapia
La maggioranza dei pazienti non cerca neanche un altro parere. E comunque non esiste un altro parere realmente alternativo. La maggioranza dei pazienti crede (perché è costretta a credere) alle spiegazioni e alla diagnosi che gli oncologi gli forniscono: «Quest’ombra nella radiografia significa che lei ha un cancro, dobbiamo incominciare subito o lei muore!» Le strategie della paura utilizzate da questi oncologi acuminati ancor più degli aghi che utilizzano sono completamente sprovviste di etica e dovrebbero essere considerate un delitto contro l’umanità, visto che il cancro fa più vittime di tutte le guerre messe insieme.
Non si può prendere una pianta e isolare ognuno dei suoi componenti chimici, credendo che quella pianta avrà comunque gli stessi poteri curativi; e per questo la medicina chimica contro il cancro fallisce nel 97% dei casi. Queste le parole del Dr. Rashid Buttar: «Sappiamo che abbiamo bisogno di vitamina D e del sole, ma poiché non possiamo brevettarli, cercano di produrre un farmaco che eviti di seguire quella via. Per controllare la natura, prima dobbiamo obbedirle. Questa la cosa incredibile, prendi un veleno, lo somministri alle persone, muoiono, e questa è parte inerente dello status quo, del modus operandi, si suppone che questo è quello che si deve fare; ma se rompi con questo e utilizzi qualcosa che realmente non è tossico, aiuti i pazienti e vivono, allora ti dicono che non gli importa se il paziente vive o no, che questo è irrilevante. Non fa parte del trattamento convenzionale».
«Ti tormentano perché destabilizzi tutto il sistema – sostiene il Dr. Tullio Simoncini, oncologo – in modo che qualunque grande scoperta, un ritrovamento vero, fa che il vecchio sistema sia completamente inutile. Per questo ci sopprimono, perché viviamo in uno stato medievale. Questa è la vera causa del perché il cancro continua ad ammazzare milioni di persone».
«Cosicché non è facile trattare pazienti in uno stato avanzato – afferma il Dr. Stanislaw Burzynski, scientifico e biochimico – perché ci minacciano continuamente per farlo. Gli avvocati ci tormentano senza pietà, persone che non sanno niente di trattamenti, che sono stupide marionette di coloro che stanno dietro, di quelli che sanno molto bene quello che noi possiamo offrire ma che controllano questi individui, come nella Germania nazista, che semplicemente obbediscono a ordini perché sono programmati in questo modo».
Quasi ottant’anni fa, uno scienziato chiamato Royal Raymond Rife affrontò la prigione per aver utilizzato un “trattamento che non era prescritto”. Negli anni ‘30, il Dr. Royal Rife, microbiologo, scoprì che c’erano microbi dentro le cellule del cancro e produsse un dispositivo elettromedicale; in realtà erano due, entrambi progettati per ammazzare solamente i microbi che erano dentro le cellule cancerose.
il Dr. Royal Rife
L’associazione medica degli USA cercò di comprare i dispositivi, ma lui si negò il consenso perché diffidava di loro. Allora Food and Drug Administration decise di eliminarlo, distruggendo il suo laboratorio, la sua squadra e tutto quello che aveva. Il laboratorio del Dr. Rife venne dato alle fiamme, rubarono tutti i suoi documenti, rovinarono la sua vita inducendolo alla morte per overdose.
Voglio chiarire che non sto dicendo che tutte le persone che lavorano nell’industria medica, o nelle compagnie farmaceutiche, sono cattive persone. Non ragiono in assoluto o per generalizzazioni. Non sto affermando che tutto il sistema medico è sotto controllo. Il problema è che il sistema presenta delle falle incredibilmente ampie e nocive: la malattia per i despoti che detengono il potere medico globale è necessaria per mantenere lo status quo, cioè per consolidare gli investimenti farmaceutici, in modo che possano con il loro business perpetuare il sistema. E la malattia del secolo… è il cancro…
Il 22 luglio 2015, il Dr. Nicholas Gonzalez, medico alternativo specialista in tumori, muore per un apparente attacco di cuore. Altri medici olistici, per l’esattezza, l’undicesimo e il dodicesimo, sono stati trovati morti. Perché molti di loro sono definiti “suicidi”, nonostante l’onesto giudizio dei parenti e degli amici intimi del defunto che sconfessano ipotesi del genere?
Chi si avvantaggerebbe della morte di queste persone?
Il sistema medico è malato, contagiato dal “virus” della lobby farmaceutica, vittima essa stessa dell’avidità, contrariamente a quanto prescrive l’etica del “Giuramento di Ippocrate”. Sarà che esiste una “cospirazione” che sta utilizzando la paura e la buona fede delle persone coinvolte per mantenere questo sistema lucroso che beneficia i grandi consorzi; dobbiamo sempre mettere in discussione le prognosi, e non accettare un’unica soluzione o un unico pensiero. E in più dobbiamo domandarci perché tanta ostilità e accanimento contro l’omeopatia, che pure non bada a scalfire l’auto lussuosa della medicina ufficiale quanto a trovare vie di cura più efficaci e umane per chi è davvero ammalato.
scritto da Sergio Tracchi

 pubblicato da: pensieroplurale.it

Chi è satana (di DON RENZO DEL FANTE)


(da Catena d'amore contro satana di DON RENZO DEL FANTE) Satana non è uno spauracchio o una favola per gente rimasta bambina. È, purtroppo, una persona viva, la cui cattiveria e pericolosità vanno prese sul serio.
Il Diavolo non è morto, anche se troppi si illudono di averlo ucciso con l'arma del ridicolo. E non è solo. Satana è il dittatore di uno sterminato numero di esseri falliti, ma di una natura superiore a quella umana: quindi molto più potenti, intelligenti e astuti di noi. Possiamo immaginarceli a piacimento; tanto non hanno corpo... Qualche volta si manifestano sotto forme umane o mostruose; alcune volte prendono forme equivoche e altre volte aspetti ributtanti o spaventosi. Lo schifo morale, che ci farebbe la conoscenza del loro spirito corrotto, sarebbe insopportabile.
Eppure Satana e tutti i satelliti erano Angeli del Paradiso. Essi si sono irrevocabilmente ribellati a Dio, rinunciando per sempre alla felicità dell'Amore perfetto.
L'opera del Demonio
Satana è un essere cosciente e libero, che non vuol conoscere l'amore. Mai sazio di odio, consunto dall'invidia, egli tende ad allontanare anche noi da Dio e dal nostro prossimo.
Non vorrebbe che noi amassimo il Signore, perciò cerca di seminare l'odio contro di Lui, la disperazione o almeno l'indifferenza nei riguardi della Religione.
Il Diavolo non sopporta che ci amiamo fra noi: per questo il Vangelo lo descrive come il furtivo seminatore di zizzania tra le famiglie e in ogni forma di società umana. Vorrebbe fare, anche di questa terra, il suo regno governato dall'invidia, dal terrore e dall'inganno. Vorrebbe contagiarci della sua rabbia impotente contro Dio e della sua gioia veramente satanica di far soffrire gli altri.
Lo scopo del Diavolo è di portarci al peccato, di farci sciupare la vita così da presentarci al giudizio senza la grazia di Dio. Vorrebbe, ma non senza la nostra libera scelta, che andassimo tutti ad ingrossare il numero dei falliti, dei disperati, dei dannati all'Inferno. I mezzo di cui dispone per nuocerci sono diretti e indiretti. Il Demonio agisce sulle cose, crea situazioni, influenza e organizza gli esseri umani. Il suo potere è enorme anche se deve far sempre i conti sia con Dio, del quale rimane una piccola creatura, sia con la nostra libera volontà che egli può suggestionare ma non sopraffare.
Quando pecchiamo è perché noi vogliamo il male, quindi è per colpa nostra. Il peso di cattive abitudini, il cattivo esempio che ci può venire dal prossimo, la tentazione da parte del Demonio non sono mai tali da privarci della libertà.
Infatti chi non fosse libero non avrebbe né colpa, né merito del male e del bene che compie. I peccati li facciamo per colpa nostra; va all'Inferno solo chi vuole un contrasto definitivo con Dio.
Se non ci può costringere a peccare, il Diavolo però può presentarci la colpa nella forma più seducente: cioè come l'azione più logica per raggiungere con furbizia e prontezza, ed in piena indipendenza da Dio, la nostra felicità.
Il Diavolo può agire sulle cose, sulla parte corporale e psichica inferiore dell'uomo e sa mascherare benissimo la sua opera, nascondendosi dietro pseudo-malattie, casi fortuiti, ecc. Da ladro intelligente non manda l'avviso di passaggio e cerca di non lasciare tracce. Egli sa sfruttare la collaborazione umana, sia di coloro che coscientemente si mettono al suo servizio, sia di noi quando operiamo il male, per qualsivoglia motivo.
Il regno di Satana
Non è cosa da nulla la potenza e l'opera del Demonio, se è scritto nella Bibbia che Gesù è venuto al mondo per disfare il regno di Satana, e che tutto il mondo giace in potere del Maligno (S. Giovanni, I Lett., capo III e V).
Gesù, come Dio, è infinitamente superiore al suo avversario. Ma anche come uomo, Gesù è il suo vincitore. Con tutta la sua vita, specialmente con la sua morte e risurrezione, Gesù ha vinto: e Satana è precipitato come folgore dal cielo.
Ma questo contrasto tra Gesù e Satana continua a ripetersi e a decidersi in ogni singola persona, nella profondità della coscienza che ode la voce buona e severa del bene e la voce perfida e carezzevole del male. La grande battaglia non terminerà che alla fine del tempo, quando la Redenzione sarà compiuta e ciascuno avrà definitivamente scelto il suo destino di Amore e felicità eterna, o di odio e di disperazione irreparabile. Dio non ci obbliga a essere buoni per forza, a entrare nel suo Paradiso anche di malavoglia. Ci stima e ci aspetta! E il Demonio ne approfitta per farci camminare su altri sentieri.
Come il Regno di Dio, di cui Lucifero è un viscido plagiatore, anche il Regno delle tenebre ha la sua forza nell'Aldilà, in quel maledetto Inferno, sul quale non serve fare dell'insulsa ironia.
Satana ha pure su questa terra la sua chiesa con i suoi capi, le sue leggi e i suoi riti; ha i suoi sacerdoti e i suoi templi. E mentre i figli della Luce dormono... anche di giorno, i figli delle Tenebre vegliano e lavorano anche di notte!
Vigilate e pregate!
In mezzo a un esercito di pecoroni, vittime del Demonio e rassegnati ai loro vizi e ai loro peccati, ci sono purtroppo gli adoratori di Satana, i fanatici apostoli dei male.
Noi, purtroppo (e quante volte ce ne pentiamo!) facciamo il peccato. La nostra mancanza è tanto più grave quanto meglio conosciamo la legge di Dio e più luminoso ci appare il suo Amore. Ci sono però individui che addirittura amano il peccato, si adoperano per diffonderlo e fanno dell'odio a Dio e al prossimo il pungolo del loro agire.
In questi ultimi anni vediamo poi tra i « figli della Luce » allentarsi i vincoli di amore e di devozione che li legano ai loro Morti, al mondo, misterioso e vicinissimo, dell'Aldilà.
Anime pensose e religiose hanno visto con sgomento lasciar sempre minor spazio al culto degli Angeli, dei Santi, della Madre di Dio e nostra. Con la scusa di semplificare, di modernizzare, si collaborò a ridurre e distruggere la vita di Fede. E già se ne vedono i frutti amari.
Anche l'amore personale a Gesù Cristo è insidiato nelle anime da teorie che puzzano di vecchio protestantesimo e di recente marxismo.
Il patto col Diavolo
Mentre diminuisce la pratica di una Fede semplice e soda, assistiamo ad un crescere pauroso della superstizione e del culto idrolatrico a Satana, anche in mezzo al mondo cristiano.
Basti pensare alla diffusione silenziosa ma capillare della Massoneria. Quante messe nere vengono celebrate, profanando la Santa Eucaristia, anche nelle città cosiddette cattoliche!
I Satanici e i Luciferiani, che adorano il Demonio, tentando di asservirlo ai loro loschi interessi, non sono certo in diminuzione. E quelle persone che fanno il patto col Diavolo sono sempre delle eccezioni, ma non così rare come si vorrebbe...
Costoro gli vendono, quasi gli « consacrano », l'anima in anticipo in cambio della promessa del suo aiuto (che qualche volta dà, in maniera ridotta, e molte volte no!). Vogliono avere subito il regno di questo mondo:
salute, piaceri, denaro, soprattutto il potere di vendicarsi, di nuocere al prossimo.
Sono proprio queste persone, che esteriormente sembrano normalissime, persino superdotate, quelle che compiono i malefici sugli innocenti e organizzano iniziative volte a sradicare la Fede e la morale.
Se costoro si fanno pagare, sapendo i gravissimi rischi cui vanno incontro provocando dei veri malefici, non si accontentano certo di poche migliaia di lire, come certi ciarlatani che imbrogliano gli ingenui e i superstiziosi, ma che in realtà non credono né a Dio, né al Demonio.

sabato 31 ottobre 2015

APPARIZIONI E MESSAGGI DELLA MADONNA AD AKITA

Si stanno avverando le profezie di Akita.

Il 12 giugno 1973, suor Agnese Katsuko Sasagawa, una religiosa dell’Ordine delle Serve dell’Eucarestiasente una voce (la religiosa è completamente sorda), e mentre prega vede una luce brillante provenire dal tabernacolo, questo fenomeno si verifica per diversi giorni.

APPARIZIONI E MESSAGGI DELLA MADONNA AD AKITA
Anche l'oriente cattolico ha le sue apparizioni della Vergine, rice­ve i suoi messaggi e riscuote l'at­tenzione dell'opinione pubblica. In Giappone, ad Akita, qualcosa di ecce­zionalmente fuori della norma, ha fat­to pensare 115 milioni di nipponici, cri­stiani e non (i primi costituiscono una minoranza), i quali davanti ai telescher­mi e attraverso i canali d'informazione giornalistica hanno seguito con molto interesse le vicende che ci apprestiamo a riportare.
Ogni continente sembra avere or­mai la sua «Medjugorje», che cosa sta avvenendo?
Mai prima d'ora si era assistito ad un proliferare di manifestazioni «so­prannaturali» e tanto meno in luoghi impensabili come uno sperduto conven­to nei pressi e piccolo centro della diocesi di Niigata in un Giappone che conta all'incirca 400.000 cattolici soltanto.
Il piccolo e sperduto convento del­l'Istituto delle Serve dell'Eucarestia, è una specie di inno alla povertà, basti di­re che il presbiterio è stato ricavato da un vetusto pollaio. Per 4/5 mesi all'an­no coloro che lo abitano, oltre alla man­canza di comodità, si ritrovano sepolti dalla neve, in condizioni di vita diffici­li, che solo una energica scelta religiosa conciliano nei confronti della realtà.
I fatti straordinari iniziarono a ma­nifestarsi dal 12 giugno 1973, per tre giorni consecutivi, a Suor Agnese Sasa­gawa Katsuko, la quale osservò dei rag­gi luminosi provenire dal tabernacolo della cappella.
Il 24 giugno, Corpus Domini, i rag­gi luminosi erano ancor più splendenti. Il 28 giugno, vigilia della festa del Sacro Cuore, una ferita a forma di cro­ce, di considerevoli dimensioni, si for­mò sul palmo della mano sinistra di Suor Agnese.
Una ferita simile comparve il 6 lu­glio 1973 nella mano destra della statua della Vergine (somigliante alla Medaglia Miracolosa di Rue de Bac-Parigi) che di­venne centro di sconcertanti eventi.
Da quella ferita a forma di croce iniziò a colare sangue. Il fenomeno si ri­petè altre volte.
Venerdì 29 giugno, festa del Sacro Cuore, degli angeli apparvero intorno all'altare cantando il «Sanctus».

L'angelo custode

Venerdì 6 luglio, una donna appar­ve a Suor Agnese verso le ore tre del mattino dicendole: «Non temere, sono colei che sta presso di te e ti custodisce, seguimi».
Solo più tardi la religiosa compre­se chi fosse: si trattava del suo angelo custode, che aveva preso le sembianze della sorella defunta.
L'angelo le disse: «Non avere pau­ra, ma prega per i tuoi peccati, ma non solo, anche in riparazione per tutti gli uomini. Il mondo attuale ferisce il San­tissimo Cuore di Gesù con la sua ingra­titudine ed i suoi oltraggi. La ferita della mano della SS. Vergine Maria è molto più profonda della tua. Ora andiamo in­sieme in cappella...».
Giunti a destinazione l'angelo spa­rì. Suor Agnese si ritrovò in adorazio­ne dinanzi al tabernacolo. Poi si avvicinò alla statua della Vergine per controllare la profondità della ferita. Una dolce e misteriosa voce prove­ní dall'immagine scolpita nel legno:
Prima apparizione
Messaggio del 6 luglio 1973
"Figlia mia, mia novizia, mi hai obbedito bene abbandonando tutto per seguirmi. E’ dolorosa l’infermità alle tue orecchie? La tua sordità sarà guarita, stanne certa. La ferita alla tua mano ti fa soffrire? Prega in riparazione ai peccati degli uomini. Ogni persona in questa comunità è la ma insostituibile figlia. Recitate bene la preghiera delle Serve dell’Eucarestia? Allora recitiamola insieme:
Sacratissimo Cuore di Gesù, realmente presente nella Santa Eucarestia, io consacro il mio corpo e la mia anima per essere interamente uniti con il Tuo Cuore che viene sacrificato in ogni istante in tutti gli altari del mondo, dando lode al Padre e invocando la venuta del Suo Regno. Ti prego, ricevi l’umile offerta di me stessa. Usami come desideri per la gloria del Padre e per la salvezza delle anime.
Santissima Madre di Dio, non farmi essere separata dal tuo Divino Figlio. Ti prego, difendimi e proteggimi come tua figlia particolare. Amen".
Alla fine della preghiera la voce dice:
"Prega molto per il Papa, i vescovi e i preti. Dal momento del tuo Battesimo hai sempre pregato per loro con fede. Continua a pregare molto, moltissimo. Racconta al tuo superiore tutto quello che è successo oggi e obbedisci a tutto ciò che ti dirà. Egli ha chiesto che tu preghi con fervore".
Il 25 luglio il fondatore dell'istitu­to, Mons. Itò, Vescovo della Diocesi di Niigata, si recò al convento.
Seguì sempre da vicino gli eventi di presunta origine soprannaturale, appro­vandoli al termine di attenti controlli.
Il 26 luglio dalla mano della statua il sangue di colore scuro cola abbondan­temente. Il giorno dopo le fitte lanci­nanti alla mano di Suor Agnese hanno termine, preannunciate dall'angelo.

I messaggi per il mondo

Il 3 agosto la voce della Madonna cominciò il secondo messaggio a Suor Agnese:
Seconda apparizione

Messaggio del 3 agosto 1973

"Figlia mia, mia novizia, ami il Signore? Se ami il signore ascolta quello che ho da dirti. E’ molto importante. Lo riferirai al tuo superiore.
Molti uomini in questo mondo fanno soffrire il Signore. Io desidero anime che lo consolino per placare la collera del Padre Celeste. Desidero, con Mio Figlio, anime che dovranno riparare, per mezzo della loro sofferenza e della loro povertà, per i peccatori e gli ingrati.
Affinché il mondo possa conoscere la Sua ira, il Padre Celeste si sta preparando a infliggere un grande Castigo su tutta l’umanità.
Con Mio Figlio sono intervenuta tante volte per placare l’ira del Padre. Ho impedito l’arrivo di calamità offrendogli le sofferenze del Figlio sulla Croce, il Suo prezioso sangue e le anime dilette che Lo consolano formando una schiera di anime vittime. Preghiera, penitenza e sacrifici coraggiosi possono attenuare la collera del Padre. Io desidero anche questo dalla vostra comunità…che ami la povertà, che si santifichi e preghi in riparazione per l’ingratitudine e le offese di tanti uomini.
Recitate la preghiera delle Serve dell’Eucarestia consapevoli del suo significato. Mettetela in pratica; offrite in riparazione per i peccati tutto ciò che Dio può mandare. Fai in modo che tutte si sforzino, secondo le capacità e la posizione, di offrirsi interamente al Signore.
Anche in un istituto secolare la preghiera è necessaria. Già le anime che vogliono pregare stanno per essere radunate. Senza dare troppa importanza alla forma, siate fedeli e ferventi nella preghiera per consolare il Maestro".
E dopo un attimo di silenzio:
"Quello che pensi in cuor tuo è vero? Sei sinceramente decisa a diventare la pietra scartata? Mia novizia, tu che desideri appartenere senza riserve al Signore per diventare la degna sposa dello Sposo, fai i tuoi voti sapendo che devi essere appesa alla croce con tre chiodi. Questi tre chiodi sono: povertà, castità e obbedienza. Dei tre l’obbedienza è fondamentale. Nel totale abbandono, fatti guidare dal tuo superiore. Egli saprà come capirti e indirizzarti".
Frasi queste che riportano all'An­tico Testamento.
Il messaggio nella sua parte finale anticipa inoltre la benevolenza del su­periore verso gli eventi e gli ostacoli po­sti dal primo comitato di studio contro gli tesi; ciò che realmente avvenne.
Sudorazioni impressionanti, lacri­mazioni e sanguinamenti abbondanti, profumi ineffabili, continuavano a ca­ratterizzare la statua della Vergine di Akita.
Il 13 ottobre 1973 una luce miste­riosa incominciò ad inondare la cappel­la, mentre un'essenza indescrivibile permeava l'ambiente, proveniente dal­la statua.
La SS. Vergine era lì, pronta a da­re il terzo messaggio, il più importante:
Terza e ultima apparizione
Messaggio del 13 ottobre 1973
"Mia cara figlia, ascolta bene ciò che ho da dirti. Ne informerai il tuo superiore".
Dopo un attimo di silenzio la Madonna continua dicendo:
"Come ti ho detto, se gli uomini non si pentiranno e non miglioreranno se stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo su tutta l’umanità. Sarà un castigo più grande del Diluvio, tale come non se ne è mai visto prima. Il fuoco cadrà dal cielo e spazzerà via una grande parte dell’umanità, i buoni come i cattivi, senza risparmiare né preti né fedeli. I sopravvissuti si troveranno così afflitti che invidieranno i morti. Le sole armi che vi resteranno sono il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio. Recitate ogni giorno le preghiere del Rosario. Con il Rosario pregate per il Papa, i vescovi e i preti.
L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli…chiese ed altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il Demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro.
Con coraggio, parla al tuo superiore. Egli saprà come incoraggiare ognuna di voi a pregare e a realizzare il vostro compito di riparazione. E’ il vescovo Ito, che dirige la vostra comunità".
E dopo aver sorriso aggiunge:
"Hai ancora qualcosa da chiedere? Oggi sarà l’ultima volta che io ti parlerò in viva voce. Da questo momento in poi obbedirai a colui che ti è stato inviato e al tuo superiore.
Prega molto le preghiere del Rosario. Solo io posso ancora salvarvi dalle calamità che si approssimano. Coloro che avranno fiducia in me saranno salvati".
Molti teologi hanno rifiutato que­sto messaggio; il dossier su Akita è giun­to intanto, nel 1982, in sede vaticana.
Il messaggio catastrofico e grave che contiene non rappresenta una no­vità, semmai una ulteriore conferma.
Mistici, profeti, veggenti, da mol­te parte della Terra hanno detto le stes­se cose. Ma il peggio però è sempre evitabile, lo dice la stessa Madonna a Medjugorje, a Kibeho e in altri luoghi, anche ad Akita, indicando la soluzione nella preghiera del cuore, affermando che questa può arrestare ogni calamità naturale e la mano di... Dio!
Non sono pertanto messaggi di richiami pressanti data la gravità della situazione
Ed infatti, verso la fine del terzo messaggio a Suor Agnese, rimane la spe­ranza: «Recitate molti rosari. Io sola posso ancora salvarvi dalle disgrazie che si annunciano. Chiunque avrà fiducia in me sarà salvato».
Si deduce che è necessaria la par­tecipazione umana, che senza di questa anche il piano divino, in pieno rispetto della libertà di ognuno, può fallire!

Anche i sacerdoti vedono

Il 13 ottobre 1974 Suor Agnese guarì istantaneamente dalla sua sordi­tà. Il beneficio durò sei mesi.
Ma l'ultima domenica del mese di maggio del 1982, la promessa della Ver­gine si compì definitivamente, ritrovan­do l'udito, il giorno di Pentecoste.
Il 4 gennaio 1974 la statua della Vergine di Akita si mise a lacrimare ab­bondantemente.
Il Vescovo Itò, Tomas Josuda (cappellano e direttore spirituale della veggente) e Padre Joseph Marie Jacq (a cui dobbiamo le dettagliate informazio­ni su Akita) furono più volte testimoni dell'avvenimento, che l'angelo, così in­terpretò: «Non siate stupiti di vedere la SS. Vergine Maria piangere. Una sola anima cha si converte è preziosa al suo cuore. Essa manifesta il suo dolore per ravvivare la vostra fede, così incline ad affievolirsi».
Furono contate 101 lacrimazioni (fino al 15 settembre 1981).
Gli esami della medicina legale del­l'Università di Akita e di Gifu hanno stabilito che si tratta realmente di sudo­re, di lacrime umane e di sangue (grup­po «0»).
Tale abbondanza esclude la mani­polazione.
Mons. Itò ha riconosciuto come so­prannaturali gli avvenimenti di Akita tramite un lungo messaggio, letto nelle chiese durante la Messa della domenica di Pasqua del 22 aprile 1984.
Il 15 febbraio 1950, la Madonna tramite un'anima consacrata promise: «Il Giappone si convertirà»!
Nel Nuovo Testamento frasi sibil­line annunciano che quando il Vangelo di Gesù Cristo sarà predicato ovunque avverranno grandi cose.
Oggi l'informazione corre veloce e con l'impiego dei satelliti artificiali nuo­vi ponti uniscono i continenti del pia­neta. Sono solo coincidenze? (Piero Mantero) (Tratto da: “Il Segno” 9/1988)
Fonte:http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/akita%20colei%20che%20piange%20in%20giappone.htm

giovedì 29 ottobre 2015

Dio non condanna, ma ama.

Dio piange perchè ama ..non condanna ma aspetta!!

Dio non condanna, ma ama. Questa è la nostra vittoria. Lo dice papa Francesco, nella omelia a Santa Marta. Spiegando la lettura in cui San Paolo dice chi sono i veri vincitori - «se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Se Dio ci salva, chi ci condannerà?», Bergoglio sottolinea che «noi siamo i vincitori non perché abbiamo questo dono in mano, ma per un’altra cosa. La cosa che ci fa vincere o almeno se noi vogliamo rifiutare la vittoria sempre potremo vincere, è il fatto che niente potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù nostro Signore. Non è che noi siamo vincitori sui nostri nemici, sul peccato. No! Noi siamo tanto legati all’amore di Dio, che nessuna persona, nessuna potenza, nessuna cosa ci potrà separare da questo amore. Paolo ha visto nel dono, ha visto di più, quello che dà il dono: è il dono della ricreazione, è il dono della rigenerazione in Cristo Gesù. Ha visto l’amore di Dio. Un amore che non si può spiegare».
La debolezza di Dio, la sua impotenza, spiega il Papa è nella sua incapacità di non amare: «Ogni uomo, ogni donna può rifiutare il dono, preferire la sua vanità, il suo orgoglio, il suo peccato. Ma il dono c’è: il dono è l’amore di Dio, un Dio che non può staccarsi da noi. Quella è l’impotenza di Dio. Noi diciamo: ‘Dio è potente, può fare tutto!’. Meno una cosa: staccarsi da noi! Nel Vangelo quell’immagine di Gesù che piange sopra Gerusalemme, ci fa capire qualcosa di questo amore. Gesù ha pianto! Pianse su Gerusalemme e in quel pianto è tutta la impotenza di Dio: la sua incapacità di non amare, di non staccarsi da noi».
Questo amore di Dio è la nostra vera vittoria, la nostra sicurezza. «Dio non condanna», dice papa Francesco, «può solo amare. Gesù piange su Gerusalemme che uccide i suoi profeti, quelli che annunciano la sua salvezza. E Dio dice a Gerusalemme e a noi a tutti: “Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali e voi non avete voluto!”. E’ una immagine di tenerezza. Quante volte ho voluto far sentire questa tenerezza, questo amore, come la chioccia con i pulcini e voi avete rifiutato. Per questo San Paolo capisce e può dire che è persuaso "che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra cosa potrà mai separarci da questo amore”. Dio non può non amare! E questa è la nostra sicurezza. Io posso rifiutare quell’amore, posso rifiutare come ha rifiutato il buon ladrone, fino alla fine della sua vita. Ma lì lo aspettava quell’amore. Il più cattivo, il più bestemmiatore è amato da Dio con una tenerezza di padre, di papà. E come dice Paolo, come dice il Vangelo, come dice Gesù: "Come una chioccia con i pulcini". E Dio il Potente, il Creatore può fare tutto: Dio piange! In questo pianto di Gesù su Gerusalemme, in quelle lacrime, è tutto l’amore di Dio. Dio piange per me, quando io mi allontano; Dio piange per ognuno di noi; Dio piange per quelli malvagi, che fanno tante cose brutte, tanto male all’umanità… Aspetta, non condanna, piange. Perché? Perché ama!».

domenica 18 ottobre 2015

Un giorno il Signore arriverà.






IL RITORNO DI CRISTO: SIAMO PRONTI ?

(1 Tessalonicesi 5:1-11)


Nel brano di 4:13-18, Paolo ci ha insegnato vari fatti importanti che riguardano quel che succede ai credenti che muoiono prima del ritorno di Cristo, e cosa succederà quando Gesù ritornerà.
Nel brano che vogliamo considerare oggi, capitolo 5:1-11, Paolo spiega come la realtà del ritorno di Cristo dovrebbe trasformare il modo in cui viviamo. Ci esorta a vivere alla luce del ritorno di Cristo.

sarà senza preavviso
La Bibbia parla moltissimo del ritorno di Cristo per giudicare il mondo, sia nell'AT che nel NT. Però, Dio NON rivela QUANDO Cristo ritornerà. Egli ci chiama ad essere sempre pronti. È inutile parlare di una data.
Tenendo questo in mente, leggiamo 1 Tessalonicesi 5:1,2.

1 Quanto poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; 2 perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte. (1 Tessalonicesi 5:1-2)
Il punto qui è chiaro: non c'è bisogno che vi scriva riguardo a una data, perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del SIGNORE verrà senza preavviso, come un ladro viene senza preavviso. È inutile parlare di quando verrà, la cosa importante è sapere che quel giorno arriverà sicuramente.
le conseguenze per chi non è già salvato
Quando Cristo ritornerà, i non credenti non saranno pronti. Il versetto 3 ci spiega come sarà l'arrivo di Cristo per loro.
"Quando diranno: pace e sicurezza, allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno."
Tante persone non credono veramente che Cristo ritornerà per giudicare il mondo, e perciò, non hanno timore di Dio. Si sentono in pace e tranquilli per quanto riguarda il giudizio finale, non perché sanno di essere pronti, ma perché non credono che ci sarà, o non credono che il metro di Dio sarà tanto difficile da superare.
Vediamo questo stesso atteggiamento nell'AT quando Dio stava per giudicare Israele e poi Giuda. Egli li aveva avvertiti tante volte tramite i profeti che avrebbe mandato il giudizio. Ma essi non credevano, e quando arrivò quel terribile giorno, se ne stavano in pace e tranquillità.
La situazione oggi è uguale. Dio ci dichiara che Gesù Cristo ritornerà per giudicare il mondo. Però, le persone non credono. Non temono il giudizio. Credono di essere al sicuro. Perciò, quando Cristo arriverà, sarà una rovina improvvisa per loro. Sarà una rovina terribile, eterna e totale.
In 2 Tess. 1:7-9, impariamo in cosa consisterà:

7 ... quando il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, 8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù. 9 Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza.
Al ritorno di Cristo, i non salvati saranno respinti eternamente dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza. La porta del cielo sarà chiusa per sempre a loro.
1 Tessalonicesi 5:3 ci fa capire che non ci sarà scampo in quel giorno. Al momento della morte, o al momento del ritorno di Cristo per chi sarà ancora in vita, la porta alla salvezza sarà chiusa. Non ci sarà alcun modo di chiedere misericordia, non ci sarà modo di chiedere un'altra possibilità. Chi non sarà già dentro, resterà fuori, respinto per sempre dalla presenza del Signore.
Badate di non rifiutarvi d'ascoltare colui che parla; perché se non scamparono quelli, quando rifiutarono d'ascoltare colui che promulgava oracoli sulla terra, molto meno scamperemo noi, se voltiamo le spalle a colui che parla dal cielo (Ebrei 12:25)
Chi non si ravvede oggi, prima della morte, e prima del ritorno del Signore, non avrà alcuna speranza, sarà sottoposto ad eterna rovina, respinto da Dio.
Per rendere ancora più vivido e chiaro l'insegnamento, Paolo paragona la rovina improvvisa di coloro che non sono salvati alle doglie di una donna incinta. Una donna incinta non sa esattamente il giorno e l'ora in cui inizieranno le doglie. Ma esse inizieranno, senza possibilità di scampo. Così è per il giudizio di Dio. Non si conosce il giorno, ma arriverà sicuramente. Quanto sarà terribile per coloro che avranno rifiutato di cercare Dio con tutto il loro cuore. Quando Cristo ritornerà, sarà per essi una terribile sorpresa.

v. 5:4-7 restiamo svegli, come figli della luce
Iniziando al v.4, Paolo descrive quanto sarà diverso per chi è veramente salvato. Leggiamo i vv.4-7.
4 Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno abbia a sorprendervi come un ladro; 5 perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre. 6 Non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri; 7 poiché quelli che dormono, dormono di notte, e quelli che si ubriacano, lo fanno di notte. (1 Tessalonicesi 5:4-7)
v.4 quel giorno non dovrà sorprenderci
Per noi che siamo veramente salvati, il ritorno di Cristo non deve sorprenderci. Non conosciamo la data, ma sappiamo che Cristo ritornerà.
Supponiamo che mia madre mi scriva, e dica che arriverà, senza dirmi la data. Non so la data, ma quando arriverà, non sarò sorpreso, anzi, sarò gioioso. Pur non conoscendo la data, giorno per giorno, guarderò dalla finestra, sperando di vederla. Quando finalmente la vedrò, avrò grande gioia. Così sarà per coloro che aspettano il ritorno di Cristo. Essi non saranno sorpresi di vederLo.
Ascoltiamo alcuni versetti che parlano di come un credente deve vivere, alla luce della realtà del ritorno di Cristo.

Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione. (2 Timoteo 4:8)

12 E ci insegna a rinunziare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo, 13 aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù. (Tito 2:12-13)

11 Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi, quali non dovete essere voi, per santità di condotta e per pietà, 12 mentre attendete e affrettate la venuta del giorno di Dio, in cui i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si scioglieranno! (2 Pietro 3:11-12)
La verità in questi versetti è chiara. Ogni vero figlio di Dio vive in attesa del ritorno di Cristo. Non sa il momento, ma non vede l'ora. Quando Cristo ritornerà, il vero credente non sarà sorpreso. Sarà gioioso.
Che contrasto con coloro che non sono salvati! Non stanno aspettando il ritorno di Cristo. Saranno sorpresi, con un terribile spavento ed un terrore che durerà per tutta l'eternità.

v.5 siamo figli della luce
Al v.5, abbiamo letto che siamo figli della luce. Prima della salvezza, eravamo figli delle tenebre. Quando Cristo ci ha salvato, ci ha trasportati dalle tenebre alla luce. Leggiamo di questo in Colossesi 1:12,13:
ringraziando con gioia il Padre che vi ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce. Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. (Colossesi 1:13)
Prima della salvezza, eravamo nelle tenebre, schiavi del peccato, come gli altri. Ora, siamo nel regno di Cristo, nella luce. Perciò, è essenziale camminare nella luce.
Efesini 5 parla dell'importanza di non avere come compagnia chi ancora cammina nelle tenebre.

5 Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore o impuro o avaro (che è un idolatra) ha eredità nel regno di Cristo e di Dio. 6 Nessuno vi seduca con vani ragionamenti; infatti è per queste cose che l'ira di Dio viene sugli uomini ribelli. 7 Non siate dunque loro compagni; 8 perché in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi come figli di luce, 9 poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, 10 esaminando che cosa sia gradito al Signore. 11 Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; piuttosto denunciatele; 12 perché è vergognoso perfino il parlare delle cose che costoro fanno di nascosto. (Efesini 5:5-12)
Avendo la grande benedizione di appartenere alla luce, camminiamo nella luce.
il dunque: v.6 non dormiamo
Al v.6, arriviamo ad un importante dunque. Finora, Paolo ci ha ricordato delle meravigliose benedizioni che abbiamo in Cristo. In Cristo, abbiamo una speranza viva, così che, anziché temere il ritorno di Cristo, possiamo aspettarlo con gioia. Per la grazia di Dio siamo diventati figli di Dio. Ora, egli spiega come dovremmo vivere alla luce di questa realtà. Leggiamo i vv.6,7:
6 Non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri; 7 poiché quelli che dormono, dormono di notte, e quelli che si ubriacano, lo fanno di notte. (1 Tessalonicesi 5:6-7)
Alla luce di tutto questo, e alla luce della realtà del ritorno di Cristo, Paolo ci esorta a non dormire come gli altri, ma a vegliare e a essere sobri. Consideriamo il senso dell'esortazione di non dormire.
Per capire meglio questa esortazione, consideriamo il sonno fisico. Quando una persona è veramente addormentata, sa poco o niente della realtà intorno a sé. In quel momento, i suoi sogni sono la sua realtà.
Spiritualmente, è molto simile. Dormire in senso spirituale vuol dire non essere coscienti delle realtà spirituali intorno a noi. Per esempio, vuol dire vivere senza tenere conto del pericolo spirituale e delle conseguenze spirituali che ci sono per ogni decisione della vita. Vuol dire agire e decidere in base alle cose del mondo, e non alle verità spirituali.
Chi pecca dorme spiritualmente, perché è sveglio ai piaceri del peccato, ma addormentato alla realtà del giudizio.
Quindi, in base al fatto che siamo figli della luce, salvati per mezzo di Gesù Cristo, Paolo ci esorta a rimanere svegli alla realtà spirituale. Anziché dormire, dobbiamo vegliare. Dobbiamo valutare tutte le cose alla luce dell'eternità, alla luce della Parola di Dio.
Ogni decisione ha un'importanza spirituale. Perciò vegliare non vuol dire solamente seguire Cristo nelle decisioni importanti, ma anche nel modo di gestire quello che facciamo nel nostro tempo libero, o come spendiamo i soldi, o come ci rilassiamo, o quali amici frequentiamo. Dio ci chiama ad essere svegli, spiritualmente preparati e attenti, in tutta la nostra vita. Non è un comandamento limitato. Dobbiamo renderci conto che ogni decisione deve essere una decisione spirituale. Dobbiamo valutare tutte le cose nella nostra vita alla luce della nostra crescita spirituale. Dobbiamo essere spiritualmente svegli in ogni cosa. Solo così siamo spiritualmente svegli anziché addormentati.

vv. 6,7 sobri e non ubriachi
Oltre a non dormire e a rimanere svegli, Paolo ci esorta ad essere sobri, a non ubriacarci. Nel NT, il senso della parola "sobrio" non è riferito tanto all'alcol, quanto a un modo di essere tranquilli, seri e attenti.
Se pensiamo a cosa vuol dire essere sobri e ubriachi in senso fisico, possiamo capire meglio come Dio vuole che viviamo. Una persona ubriaca è controllata dall'alcol. Non riesce a concentrarsi bene. Ha i sensi intorpiditi. Questa è l'ubriachezza fisica.
Si può essere ubriachi anche in senso spirituale. Per esempio, quando una persona è molto piena dei pensieri del mondo, o degli impegni mondani, o delle preoccupazioni della vita, o dei piaceri e dei divertimenti della vita, questo è un tipo di ubriachezza spirituale, che rende i sensi spirituali intorpiditi.
Per esempio, nella parabola del seminatore e dei quattro tipo di terra, Gesù parla di quelle persone in cui la verità viene soffocata dai pensieri della vita.
Contrariamente a questo, Dio ci chiama ad essere sobri, cioè, a non essere così presi dai tanti pensieri della vita da non riuscire a essere attenti alle cose spirituali. Dobbiamo restare spiritualmente svegli in ogni momento.
In senso pratico, mentre gli altri bevono, ovvero, mentre si riempiono con pensieri sulle cose del mondo, noi, sapendo che siamo in una guerra spirituale, dobbiamo stare attenti. Mentre gli altri fissano i pensieri sulle cose di questo mondo, sulla sicurezza economica, sul divertimento, su tutte quelle cose che il mondo offre, noi dovremmo fissare il nostro sguardo e la nostra attenzione sulle cose di Dio. Questo è il senso dell'esortazione di svegliarci ed essere sobri.

v.7 i non salvati
Quelli che dormono, e quelli che si ubriacano, lo fanno di notte. La notte rappresenta le tenebre, quando si è lontani dalla luce. Le persone che commettono peccati, si tengono lontane da Dio. Se chi si definisce credente cammina nelle tenebre, non mostra di appartenere veramente a Dio. Camminiamo nella luce, in modo sobrio!
v. 5:8 l'armatura del credente
Allora Dio ci esorta ad essere sobri. Il versetto 8 ci aiuta a capire come possiamo applicare quest'esortazione.
Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore e preso per elmo la speranza della salvezza. (1 Tessalonicesi 5:8)
Il modo di restare svegli e sobri è rivestirci con la corazza della fede e dell'amore e prendere per elmo la speranza della salvezza. Consideriamo come fare questo in senso pratico.
La parola "rivestire" è un verbo che indica azione. Bisogna farlo, ogni giorno. Chi lavora in ospedale in certi reparti si copre con guanti di protezione, e lo fa ogni giorno. Similmente, dobbiamo rivestirci ogni giorno con questa corazza.
La corazza della fede indica la fede in Cristo. In senso pratico, vuol dire porre la fede in Dio anziché nelle cose di questo mondo. Vuol dire credere alle verità della Parola di Dio anziché ai consigli del mondo e al nostro discernimento. Questa fede diventa una forte corazza che ci protegge dai pericoli spirituali. Questo è un aspetto del rimanere svegli e sobri.
Poi, siamo chiamati ad avere anche la corazza dell'amore. Abbiamo già visto in questa lettera quanto è importante crescere sempre di più nell'amore gli uni per gli altri. Quando abbiamo la corazza dell'amore, cerchiamo il bene degli altri, anziché solo il nostro bene e le nostre preferenze. Impegnarci ad amare veramente gli altri è una forte difesa contro il peccato.
Un'altra parte dell'armatura che ci protegge e che ci permette di stare svegli e sobri è prendere l'elmo della speranza della salvezza.
In pratica, vuol dire sperare nel ritorno di Cristo, anziché nelle cose di questo mondo. Una persona non salvata spera in qualsiasi cosa tranne che in Dio. C'è chi spera nella sua religione, chi spera nei soldi, chi in se stesso, chi nella carriera. Un figlio di Dio deve sperare nel ritorno di Cristo. Questo diventa un elmo che protegge i suoi pensieri dai tanti inganni del mondo. Anche questo fa parte dell'essere sobri e svegli.
Invito ciascuno di voi a valutare se stesso, per riconoscere in che cosa sta sperando.
Dobbiamo proteggere i nostri pensieri, con l'elmo della speranza della salvezza. È quella l'unica speranza degna per un figlio di Dio. È l'unica speranza che non ci deluderà.

v. 5:9-10 la base della salvezza: Cristo
Per concludere questi pensieri, Paolo ci ricorda del fondamento della nostra speranza, quello che ci permette di vivere nella luce, e non più nelle tenebre.
v.9-10. "Dio infatti non ci ha destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui."
Le persone intorno a noi sono destinate all'ira di Dio, se non si ravvedono e non si convertono a Cristo. Quest'ira durerà per tutta l'eternità.
Per mezzo dell'opera di Cristo sulla croce per noi, noi che siamo veramente salvati non siamo destinati più ad ira, perché Gesù Cristo ha già subito l'ira di Dio per noi.
Invece dell'ira, siamo destinati ad ottenere la salvezza. Per mezzo dell'opera di Cristo, il nostro destino è avere la vita eterna, la piena comunione con Dio stesso. I problemi di oggi, le prove, le difficoltà, saranno tutti dimenticati. Invece, avremo gioia, senza misura, avremo cuori soddisfatti, come non sono stati mai soddisfatti in questa vita. Questo è ciò che aspetta ogni figlio di Dio.
Questa meravigliosa salvezza è per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo. È impossibile ottenere la salvezza per contro proprio. La salvezza che abbiamo ricevuto è totalmente per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.
Nel v. 10, Paolo parla di un risultato del fatto che Cristo è morto per noi.

"il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui".
Il senso di vegliare e dormire qui è il senso che abbiamo visto nel capitolo 4, quando si parlava di quei credenti che erano ancora in vita, e quelli che avevano lasciato i loro corpi nella morte fisica. La verità del v.10 è che dal momento che Cristo ci ha salvati, noi saremo sempre con Lui, sia che siamo fisicamente in vita, sia che abbiamo lasciato questo corpo con la morte fisica, che qui viene chiamata "dormire".
Grazie a Dio, non dobbiamo aspettare la fine del mondo per dimorare in Cristo. Chi è salvato, già è in Cristo, e può dimorare in Cristo ogni giorno. Infatti, Dio ci esorta a dimorare in Cristo. Se abbiamo il cuore fisso su Lui, se confessiamo i nostri peccati giorno per giorno, allora dimoreremo in Cristo, e avremo già un assaggio della gioia dell'eternità.

v. 5:11 il perciò: possiamo consolarci a vicenda
Paolo conclude questo brano con un meraviglioso perciò. Ascoltiamo il v.11:
Perciò, consolatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri, come d'altronde già fate. (1 Tessalonicesi 5:11)
Perciò, considerando la viva speranza che abbiamo alla luce del ritorno di Cristo, considerando che per mezzo dell'opera di Cristo non siamo più schiavi delle tenebre, e che abbiamo la certezza che staremo sempre con Cristo, alla luce di queste meravigliose verità, possiamo veramente consolarci ed edificarci.
Chi non ha Cristo può solo consolare con parole vuote. Senza Cristo non c'è alcuna vera consolazione. Invece chi è in Cristo può veramente consolare altri veri credenti con le verità che non cambieranno mai. Le verità di Dio possono darci pace in qualsiasi prova.
In più, possiamo edificarci l'un l'altro. Edificare vuol dire rendere più forte. Possiamo edificare aiutandoci l'un l'altro a conoscere meglio le verità di Dio.

conclusione
Quindi fratelli, ricordiamo che Cristo ritornerà! Non sappiamo il giorno, ma sappiamo che sarà il giorno più importante per ogni persona nel mondo, perché in base alla propria condizione quel giorno, ciascuno di noi passerà l'eternità o in grandi tormenti, o in una gioia immensa.
Dio esorta noi che sappiamo di essere salvati per l'opera di Cristo, a non dormire più, ovvero, a restare pienamente svegli e sobri, riconoscendo l'importanza di ogni nostra decisione e pensiero. Non dobbiamo riempirci la testa di tanti pensieri in modo da essere spiritualmente assopiti.
Abbandoniamo ogni peccato, e qualunque cosa che potrebbe rallentare la nostra crescita. Poniamo tutta la nostra fiducia in Dio, e non nei soldi, né nella carriera, né in altre persone, né in noi stessi, ma completamente e solamente in Dio.
Cerchiamo oggi di dimorare di più nella presenza di Dio, di goderLo di più, giorno per giorno. Consoliamoci l'un l'altro, e impegniamoci a edificarci l'uno con l'altro. Grazie a Dio per l'opera di Cristo, che ci ha trasportato dalle tenebre alla luce eterna! Viviamo in attesa del ritorno di Cristo!


giovedì 16 luglio 2015

Dal 10 febbraio in Vaticano ,Ostensione di Padre Pio al Vaticano


Ostensione di Padre Pio al Vaticano,
spunta la data: dal 10 febbraio

L’esposizione del Santo dal prossimo mercoledì delle Ceneri in occasione del Giubileo
Da San Giovanni Rotondo: «È un’ipotesi di lavoro». Durerà alcune settimane

Gli eventi dell’Anno santo low-cost voluto da Papa Francesco erano già stati annunciati, ma solo in parte (e non ufficialmente): la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, la religiosa scomparsa nel ‘97 e già beatificata da Giovanni Paolo II, e l’arrivo in Vaticano delle spoglie di San Pio da Pietrelcina. Per il primo evento la data è stata individuata nel 4 settembre 2016. Per il secondo, invece, ancora nulla di ufficiale. Ma i rumors che circolano in questi giorni sulla possibile ostensione del corpo del Santo in Vaticano a partire dal prossimo mercoledì delle Ceneri, il 10 febbraio, appunto — giornata simbolo della penitenza cristiana — non vengono smentiti. «L’ostensione del corpo di San Pio al Vaticano è un’ipotesi di lavoro — spiegano da San Giovanni Rotondo — come specificato già dopo le prime indiscrezioni da padre Federico Lombardi, direttore sala stampa vaticana. Ed essendo un’ipotesi di lavoro i contorni non sono ancora definiti».
La prima ostensione nel 2008
Di certo è che sull’accoppiata Madre Teresa-San Pio il Vaticano conta per incrementare il numero di fedeli attesi a Roma. Per il Santo del Gargano la prima ostensione del corpo risale al periodo 24 aprile 2008-23 settembre 2009. Successivamente, visto il successo ottenuto nelle visite dei fedeli — circa 9,8 milioni nei 17 mesi — si decise di esporre il corpo del Santo in maniera definitiva a partire dal 1° giugno 2013.
La santificazione
Padre Pio è Santo dal 2002. La beatificazione risale al 2 maggio 1999 mentre la canonizzazione è del 16 giugno 2002. Nell’intervallo di tempo di 3 anni si è individuato il miracolo che ne ha permesso la santificazione: il piccolo Matteo Colella, affetto da una meningite fulminante, guarisce inspiegabilmente. Sarà lo stesso ragazzo, uscito dal coma, a riconoscere l’intercessione di padre Pio in seguito a una visione del frate avvenuta nel letto d’ospedale. I medici non sanno dare una risposta all’accaduto e così la consulta medica della Congregazione per le Cause dei Santi ne riconosce l’inspiegabilità scientifica. Un anno dopo, il 20 dicembre 2001, il miracolo viene promulgato e il 16 giugno 2002 papa Giovanni Paolo II proclama Padre Pio Santo in piazza San Pietro.

giovedì 14 maggio 2015

SATANA SCUOTE LA TERRA...

Il ‘Big One’ si sta avvicinando? Allarmante attività sismica e vulcanica lungo l’Anello di Fuoco!

Il ‘Big One’ si sta avvicinando? Allarmante attività sismica e vulcanica lungo l’Anello di Fuoco!
La gente comincia a innervosirsi, come se avesse la sensazione che qualcosa di grosso stia per accadere. L’attività sismica è in rapida crescita in tutto il mondo,  soprattutto lungo la cintura o anello di fuoco (ring of fire).  Attualmente ci sono 40 vulcani attivi che eruttano,  per non parlare di un vulcano sottomarino attivo che si trova al largo della costa dell’Oregon e che ha iniziato nuove eruzioni a partire dal 24 aprile 2015. Eppure, molti vulcanologi sono in allerta per la forte attività sismica e vulcanica.
terremoto nepal1
La maggior parte dei vulcani attivi si trovano nella Ring of Fire.  Anche il vulcano Hakone che si trova nella provincia di Kanagawa a 80 chilometri a sud ovest della capitale Tokyo in Giappone a messo in allerta i vulcanologi per l’imminente attività eruttiva che si sta attivando.
telica
Ultima eruzione di Hakone è avvenuta circa 700-800 anni fa. Il vulcano Hakone ha iniziato con l’emissioni di gas fumanti e gli esperti dicono che c’è un possibile rischio di eruzione, avvertendo che il Giappone è entrato in “un’epoca di grandi terremoti ed eruzioni”.  Recentemente,  un drone ha catturato emissioni di fumo che fuoriescono tuttora dal Monte Hakone, precisamente in una zona popolare a destinazione turistica a pochi chilometri a sud-ovest di Tokyo, il Giovedi.
In Nepal, il recente terremoto di 7.8 s.R.,  ha ucciso più di 8.000 persone e ne ha ferite più di due volte. Dal 25 aprile, i terremoti continuano ovunque con massiccia 6,7-6,8 – 7,5-7,1 terremoti e decine di scosse di assestamento che vanno 4,6-5,9 terremoti in Papua Nuova Guinea .
Cataclisma globale e Planet X
Secondo l’ex specialista della NASA Pattie Brassard, l’ aumento dell’attività sismica e vulcanica che sta portando ad eventi cataclismatici sul nostro pianeta, sono dovuti all’allineamento ‘naturale’ del secondo Sole (Dark Star o Nemesis) che sta entrando nel sistema solare.
Non a caso proprio in questo periodo, vi è anche un aumento del numero di impatti meteoritici mai registrato prima e altre ondate di bolidi sono in arrivo sulla Terra.
Patty Brassard ha dichiarato in una recente intervista, che gli scienziati militari e la NASA dovrebbero essere in grado di calcolare l’allineamento successivo del secondo sole (Dark Star e Planet X) provocando un forte terremoto così forte che sarà in grado di sconvolgere la California con i rischi di farla sprofondare nell’oceano.
Non a caso dal mondo cinematografico di Hollywood sta per uscire nelle sale cinematografiche il film apocalittico ‘San Andreas’. Il film uscirà nelle sale il 28 maggio 2015. Sarà una coincidenza?
Come detto il film esce il 28 maggio 2015,  lo stesso giorno in cui Frank Hoogervorst ritiene che ci sia un allineamento planetario che può causare un grande terremoto nell’area del Pacifico, lungo la costa occidentale.
Come assrisce l’esperta della NASA Pattie Brassard, “le cose non faranno che peggiorare di giorno in giorno, perchè sta arrivando un secondo Sole con i suoi sette pianeti orbitanti. Chiamatelo con il nome che vogliamo (Planet X, Nibiru, Hercólobus), è certo che è stato previsto il suo arrivo. L’effetto di influenza gravitazionale sarà devastante per la Terra.
Il secondo Sole (Nemesis) è un decimo della dimensione del nostro Sole, ma uno dei pianeti che porta con se in orbita è quattro volte più grande di Giove (Blu Kachina previsto dagli indiani Hopi).  Secondo la signora Brassard, vediamo che le cose peggiorano sensibilmente da ora in poi. I pianeti hanno orbite che vanno a disturbare la rotazione terrestre tale da far diminuire il campo magnetico, ma già dal 2013 è cominciata questa fase. Oggi stiamo assitendo a centinaia di terremoti, inondazioni e caduta di meteoriti! Le scie chimiche (chemtrails) spruzzati da aerei commerciali e militari, per lo più nell’emisfero settentrionale, è un disperato tentativo di coprire questo “secondo sistema solare,” che causerà ( e gia lo sta facendo) grossi problemi al nostro pianeta.
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La NASA sa già che nessuna arma è capace di cambiare il percorso della secondo Sole
Tutto è inutile. Le “scie chimiche” che si stanno spruzzando nei cieli di tutto il mondo, sono sostanze chimiche tossiche che servono, non solo per coprire il secondo Sole, ma soprattutto per ridurre la popolazione (in quanto il numero dei morti sarà di miliardi). Quindi le bare preparate dalla FEMA, che hanno comprato tanti anni in anticipo serviranno per tutti questi morti.
Tutto il casino intorno alla fine del mondo del 21 Dicembre 2012 è stata volutamente preparata ad arte dall’elite di potere per calmare la popolazione, perché sapevano che avrebbero fatto fallire tutto con questa montatura della fine del mondo.
Tutto questo avrebbe portato la gente a non credere più a nessuna fine del mondo, special modo quella del 2012, ma ora la gente si dovrà preparare ad una catastrofe globale che è già cominciata.  L’Elite conosce bene le date esatte. Sanno che tutta la griglia protettiva del pianeta verrà danneggiata e la gente sarà lasciata senza elettricità durante la notte. Così hanno creato la banca dei semi in Norvegia e la biblioteca digitale.
La Cometa ISON, spinta dall’effetto gravitazionale di Planet X, è stata più grande di quello che si era predetto.  Vogliono che la gente sia disinformata, la faranno distogliere per non creare problemi. Tutte le crisi mondiali sull’economia, sui venti di guerra tra USA e Russia, la caccia all’ISIS in Iraq,  sono solo un pretesto, perchè vogliono che la gente dorme…facendo del tutto purchè non si sappia che le radiazioni che raggiungeranno sulla Terra, saranno devastanti. Il livelli degli Oceani saliranno e molti paesi saranno sommersi. Solo allora sapremo perché le piramidi costruite e altri templi di pietra, in passato, erano e sono tuttora vere gabbie di faraday.
Nibiru
Il caos sarà enorme, ma un nuovo mondo emergerà in seguito
Nel frattempo, le truppe militari sparano senza pietà a coloro che non sono conformi alle raccomandazioni. Questo spiegherebbe il movimento attuale di attrezzature militari in USA, e in Europa con la creazione di gruppi speciali di elite militare. Tutyto questo in previsione di sommosse civili. Anche la presenza di truppe straniere come i russi e cinesi sul suolo americano: la ‘elite’ avrebbe scelto l’America come il luogo in cui il mondo nuovo sorgerà.
Secondo Brassard, l’unica salvezza dalle radiazioni solari, sono i rifugi sotterranei, le grotte. Tutto brucerà sulla superficie.
La stessa Brassard commenta dicendo che: “la caduta della Meteorite in Russia nel 2013, non è stata casuale, o forse è stato solo un test?. Hanno testato un raggio dalla Stazione Spaziale Internazionale e hanno osservato gli effetti, ovvero, hanno guardato com’è finita. Fortunatamente qualcuno… è riuscito a intercettare il meteorite prima dell’impatto con il suolo, il che sarebbe stato devastante. L’elite di potere già sono preparati sul fatto che non abbiamo la tecnologia per proteggere quello che ci aspetta. Le nostre armi sono inutili.”
Qualcosa di grosso si sta avvicinando
Il Dr. Marshall Masters è stato intervistato tempo fa da George Noory su Coast to Coast, dove condivide il suo credo e le prove che mostrano indizi che il Pianeta X Nibiru sta continuando il suo percorso in entrata nel nostro sistema solare, quindi sempre più vicino alla Terra, dove sta cominciando ad avere i suoi effetti a livello meteorologico e geologico. Marshall Masters è un ex giornalista scientifico della CNN, produttore, scrittore freelance e analista televisivo.
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“Qualcosa di grosso si sta avvicinando – commenta Marshall Masters- e non è solo un pianeta, ma credo che quello che si tratti di un mini-sistema solare con un Sole, una nana bruna al centro, che è circa due volte più grande di Giove e si trova appena fuori dal nostro sistema solare e ma in fase di avvicinamento. Uno degli oggetti più esterni orbitanti, Dark Star e Nibiru è stato osservato e soprannominato ” Lupino blu ” o Bluebonnet. Nibiru presto sarà visibile sul piano dell’eclittica del Sole e non all’orizzonte della Terra.
Il tema della conoscenza delle informazioni del governo sul pianeta Nibiru e il suo ritorno nel nostro sistema solare, è stato al centro delle attenzioni in una recente intervista con Bob Fletcher e Alex Jones di Infowars. Bob, che è stato una figura chiave nell’ Irangate, ha presentato alcune delle sue idee che supportano la storia del pianeta Nibirue lo ha scritto anche sul sito Altheadlines.com.
Alcune delle domande che solleva nell’intervista sono i seguenti:
Perché migliaia di miliardi sono scomparsi dalle casse di stato – ed è stato riferito che la maggior parte del”oro di Fort Knox è sparito. Come mai?
Perché il governo avrebbe costruito circa 1000 strutture sotterranee, così come aiutare i Russi e altri paesi in tutto il mondo nella costruzione di circa 5000 strutture sotterranee?
Egli ritiene che il governo sta pienamente anticipando “un impatto catastrofico dal cielo”. Una descrizione della terminologia è stata utilizzata nel contratto con la Russia al fine di chiedere aiuto quando necessario alla FEMA (Federal Emergency Management Agency, USA).
Bob ha continuato a discutere la questione che a un certo momento, nel 1983, hanno avuto la prova che Nibiru sta ritornando, ed è stata una delle ragioni principali per l’escalation del programma di costruzione di basi sotterranee.
Se si guarda al comportamento del governo associato a un aumento della spesa militare e la preparazione alle catastrofi, così come la costruzione (e ammodernamento) di strutture sotterranee, sembrano essere coordinate con il ritorno previsto di Nibiru, o il “10 ° pianeta”.
Alcuni altri indizi sono: informazioni sulle eruzioni solari, che saranno in aumento, come anche i pianeti del nostro sistema solare stanno subendo delle anomalie, come, il riscaldamento (ma non a causa della maggiore attività del sole), e le loro orbite sono “spostate” come risultato di ciò che siano influenzati da un organismo situato oltre l’orbita di Plutone.
Redazione Segnidalcielo

venerdì 6 marzo 2015

Amor di DIO.

 Amiamo Dio senza misura, senza misura nell'amore, senza misura nel dolore. (Giuseppe Moscati) Chi si denuda per amore di Dio, Dio lo rivestirà di una veste di gloria. (Isacco di Ninive) Dio si ama da un capo all'altro del mondo, e si ama infinitamente. Dio si ama in un francese, in un turco e in un giapponese: si ama infinitamente in loro. E l'anima resa partecipe di questo amore che Dio si porta nel prossimo ama infinitamente il prossimo in Dio, poiché ama Dio infinitamente amabile. (Jean-Jacques Olier) Infatti, ciascuno è ciò che ama. Ami la terra? Sarai terra. Ami Dio? Che cosa devo dire? Che tu sarai Dio? Io non oso dirlo per conto mio. Ascoltiamo piuttosto le Scritture: Io ho detto: "voi siete dèi, e figli tutti dell'Altissimo". Se, dunque, volete essere dèi e figli dell'Altissimo, non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo. (Agostino d'Ippona) Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore. (Paolo di Tarso) L'amore di Dio non si sottrae al sottrarsi dell'uomo: noi abbiamo questa certezza. (Franco Giulio Brambilla) L'amore di Dio per Israele è paragonato all'amore di un padre per il proprio figlio. È un amore più forte dell'amore di una madre per i suoi bambini. Dio ama il suo popolo più di quanto uno sposo ami la propria sposa; questo amore vincerà anche le più gravi infedeltà; arriverà fino al dono più prezioso: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito» (Gv 3,16). L'amore di Dio è «eterno» (Is 54,8): «Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto» (Is 54,10). «Ti ho amato di un amore eterno, per questo ti conservo ancora pietà» (Ger 31,3). (Catechismo della Chiesa cattolica) L'amore di Dio, quando brucia, produce della cenere: è l'umiltà. (Madeleine Delbrêl) L'amore di Nostro Signore si rivela altrettanto bene nell'anima più semplice la quale non resista affatto alla grazia, quanto nell'anima più sublime. (Teresa di Lisieux) L'amore intellettuale della mente per Dio è lo stesso amore di Dio, con cui Dio ama se stesso, non in quanto è infinito, ma in quanto può essere manifestato attraverso l'essenza della mente umana, considerata sotto specie di eternità; ossia l'amore intelettuale della nostra mente per Dio è parte dell'infinito amore con cui Dio ama se stesso. [...] Ne segue che Dio, in quanto ama se stesso, ama gli uomini, e quindi che l'amore di Dio per gli uomini e l'amore intellettuale della mente per Dio, sono una sola e medesima cosa. (Baruch Spinoza, Ethica) La nostra massima perfezione e il nostro bene supremo stanno nella conoscenza e nell'amore intellettuale di Dio. [...] Finché l'uomo non ha una conoscenza intellettiva di Dio, egli apprende le sue volontà come precetti; ma quando ne ha penetrato la natura, l'obbedienza fa posto all'amore che nasce dalla conoscenza vera così necessariamente come la luce nasce dal sole. (Piero Martinetti) Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui. Per questo l'amore ha raggiunto in noi la sua perfezione, perché abbiamo fiducia nel giorno del giudizio; perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore. Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo. Se uno dicesse: "Io amo Dio", e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. Questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche il suo fratello. (Giovanni apostolo ed evangelista) Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato. (Paolo di Tarso) Passanti, ecco un antico monito: | se volete che vostra sia la via della concordia, | e vostri i sentieri della pace, | amate Dio e osservate i suoi comandamenti. (Edgar Lee Masters) Per me amare Dio vuol dire amare la verità; amare il prossimo come se stessi è riconoscere l'unità della propria anima e della propria vita con ogni altra vita umana e con la Verità eterna – Dio. (Lev Tolstoj) Poiché dunque l'amor di Dio è la felicità e la beatitudine somma dell'uomo, nonché il fine ultimo e lo scopo di ogni azione umana, ne viene che osserva la legge divina solo chi si preoccupa di amare Dio. (Baruch Spinoza) Siamo ciò che è più remoto da Dio, al limite estremo; da cui non sia però totalmente impossibile tornare a lui. Nel nostro essere, Dio è lacerato. Siamo la crocifissione di Dio. L'amor di Dio per noi è passione. Come il bene potrebbe amare il male senza soffrire? Anche il male soffre amando il bene. L'amore reciproco di Dio e dell'uomo è sofferenza. (Simone Weil) Siccome Dio ci ha amati per primo, l'amore adesso non è più solo un «comandamento», ma è la risposta al dono dell'amore, col quale Dio ci viene incontro. (Papa Benedetto XVI) Soltanto l'amore divino concede le chiavi della scienza. (Arthur Rimbaud) Sta bene aver peso e misura in tutte le cose... meno che nell'Amore di Dio. (Teresa di Lisieux) Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. (Deuteronomio) Tutte le Scritture sono state scritte per questo: perché l'uomo capisse quanto Dio lo ama e, capendolo, s'infiammasse d'amore verso di lui. (Agostino d'Ippona) Veramente, amare Dio, più che un comandamento, è un privilegio, una concessione. Se un giorno lo scoprissimo, non cesseremmo di ringraziare Dio per il fatto che ci comanda di amarlo e non vorremmo far altro che coltivare questo amore. Esso è l'unico amore che non delude mai, che è in grado di soddisfare appieno il bisogno infinito d'amore che c'è nel cuore umano. L'esperienza mi ha convinto che la causa più universale di sofferenza nel mondo non è la malattia, o altre cose del genere, ma la mancanza di amore [...] Imparare ad amare Dio — e, con lui, il prossimo — significa aver trovato finalmente il luogo del proprio riposo, la fonte stessa della felicità. (Raniero Cantalamessa) Voi dovete adorar Dio per sottrarvi all'arbitrio e alla prepotenza degli uomini. (Giuseppe Mazzini)